Ontario

Tutto l’Ontario
diventa zona grigia
per ventotto giorni

TORONTO – Una stretta per almeno 28 giorni con l’obiettivo di frenare il contagio di Covid-19 in Ontario. È quanto ha annunciato ieri Doug Ford, a conclusione di una settimana caratterizzata da polemiche, accuse e veleni per il presunto immobilismo dell’esecutivo provinciale di fronte alla repentina impennata dei casi di Covid- 19 in tutta la provincia.

Con il nuovo giro di vite, tutto l’Ontario diventa zona grigia a partire da domani.

Bar e ristoranti potranno solamente rimanere aperti per il cibo d’asporto, con il divieto di consumazione all’interno dei locali. Chiudono le palestre, i parrucchieri e i barbieri in tutte quelle aree della provincia – come la York Region – che si trovavano in zona rossa.

Il provvedimento di quattro settimane del governo va ancora una volta a colpire gli assembramenti.

Da domani negli spazi al chiuso sarà permessa la presenza solamente di persone che vivono sotto lo stesso tetto. Quindi sono vietati assembramenti per il pranzo o la cena di Pasqua che riguardano anche le famiglie: secondo le nuove misure, a tavola potranno esserci solamente persone dello stesso nucleo familiare che vivono allo stesso indirizzo. Insomma, il taglio della colomba con i parenti anche quest’anno dovrà essere “virtuale”.

Per quanto riguarda gli assembramenti all’esterno, non saranno permessi a gruppi superiori alle 10 persone, che in ogni caso dovranno rispettare le linee guida della distanza sociale e sull’utilizzo delle mascherine. Modifiche in arrivo anche per quello che riguarda i negozi. Per quelli considerati essenziali – alimentari e farmacie – la capienza sarà ridotta al 50 per cento del normale, mentre per i negozi non essenziali questo numero calerà al 25 per cento.

Le scuole, invece, resteranno aperte, nonostante l’impennata dei contagi registrata nelle ultime due settimane.

Il premier, quindi, alla fine è stato costretto a cedere alle pressioni da parte del settore sanitario. I dati di mercoledì, con oltre 400 persone in terapia intensiva e la crescita dei ricoveri in ospedale a causa delle nuove varianti, hanno avuto il loro effetto nella cabina di regia governativa, che ha deciso di attivare queste nuove misure per almeno quattro settimane.

Resta da capire perché Ford abbia deciso di agire così in ritardo rispetto alle richieste che erano giunte da più parti, a partire dall’Ontario Medical Association e dall’organizzazione che rappresenta gli infermieri della provincia.

A Toronto, rispetto alla situazione attuale, non ci saranno grossi cambiamenti. A pagare il prezzo più alto saranno i ristoratori, che appena dieci giorni fa avevano potuto riaprire i propri patio ai clienti. Stesso discorso per parrucchieri e barbieri, che secondo la precedente tabella di marcia del governo avrebbero dovuto riaprire i battenti il prossimo 12 aprile.

Diverso il discorso nella York Region, che si trovava in zona rossa e che dovrà quindi fare un netto passo indietro rispetto all’ultimo mese.

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