Ombrello Cusma sui prodotti canadesi, è ancora polemica
TORONTO – Governo federale al bivio nell’annosa vicenda dei dazi doganali. Per ora Ottawa, dopo l’entrata in vigore dei dazi americani al 35 per cento, ha sposato l’approccio attendista, senza adottare eventuali contromisure ritorsive.
Mark Carney la scorsa settimana si è consultato virtualmente con i premier, per fare il punto della situazione e per ricomporre le divisioni che erano emerse in precedenza sulla misure da prendere. Resta il fatto che le spaccature tra i leader provinciali sono ancora evidenti – una tra tutte, quella tra Doug Ford che vuole il pugno duro e il premier del Saskatchewan Scott Moe che invece chiede di abbassare i toni – e che, allo stesso tempo, l’esecutivo non ha ancora deciso se e quali provvedimenti implementare di fronte al nuovo schiaffo dell’amministrazione Trump.
Per ora – è questo il ragionamento del primo ministro, ribadito peraltro sia martedì che venerdì scorso in conferenza stampa – sull’export canadese si applica l’ombrello del trattato Cusma, che copre buona parte dei prodotti che vengono esportati negli Stati Uniti. “Il trattato di libero scambio tra Canada, Usa e Messico – ha dichiarato Carney – copre l’85 per cento dei prodotti canadesi, che di conseguenza non sono soggetti ai dazi doganali americani”.
Ma questo assunto è al centro della polemica, perché numerosi economisti hanno evidenziato che il dato in questione è solo teorico, sulla carta, e non è supportato da rapporti ufficiali degli enti preposti. Anche perché fino a questo momento – fanno notare gli analisti – molte piccole e medie aziende hanno deciso di non ricorrere alla protezione del trattato proprio perché la semplice richiesta per ottenerne il certificato comporta un lungo iter burocratico che spesso scoraggia le attività imprenditoriali più piccole. Si tratta quindi di numeri virtuali, che non sono in grado di catturare con fedeltà le dimensioni dell’intero fenomeno.
Oltre a questo, all’orizzonte rimane l’ombra minacciosa di una nuove eventualità che vede l’inquilino della Casa Bianca pronto a rinegoziare l’intero trattato Cusma già il prossimo autunno, smantellando così l’intero ombrello protettivo rappresentato dal trattato di libero scambio. A lanciare l’allarme in questo senso è stato la scorsa settimana il premier dell’Ontario Ford, aggiungendo incertezza a un clima già pieno di punti interrogativi.
In alto, il primo ministro Mark Carney (foto: X – Carney)