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Nave contro il Pontile di Marina di Massa: distrutta la “rotonda sul mare” apuana, allarme inquinamento

MARINA DI MASSA – Paura e sconcerto ieri sera a Marina di Massa, in provincia di Massa Carrara, dove una nave mercantile è andata a sbattere contro il Pontile, struttura molto amata dagli apuani e dai turisti che d’estate affollano la Riviera Apuana: il cargo, “Guang Rong”, battente bandiera cipriota (e già fermato, in passato, per alcune irregolarità relative proprio alla sicurezza), aveva a bordo una dozzina di uomini dell’equipaggio, tutti tratti in salvo dalla Guardia Costiera di Marina di Carrara, prontamente intervenuta con i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e vari mezzi di soccorso.

La nave era in rada nel vicino Porto di Marina di Carrara e doveva partire in direzione Nord Africa per trasportare in Algeria detriti di marmo, elettrodomestici ed altri materiali e beni. Per cause che sono in corso di accertamento – si parla della rottura dell’ancora a causa della forte mareggiata che in quelle ore stava “battendo” la costa apuana – intorno alle ore 21 di martedì la “Guang Rong” è andata alla deriva in balìa delle onde.

Sono intervenute le imbarcazioni della Guardia Costiera di Marina di Carrara mentre l’elicottero “Nemo” sorvolava l’area per monitorare costantemente la situazione: i militari della Marina hanno potuto mettere in salvo l’equipaggio ma non fermare la nave che, spinta dai “cavalloni”, è andata a sbattere contro il Pontile di Marina di Massa distruggendo la caratteristica “rotonda sul mare” che, pur non essendo quella che ispirò l’omonima canzone cantata da Fred Bongusto (anche se l’autore della musica è proprio un massese, Pietro Faleni), era di fatto il simbolo dell’intera Riviera Apuana.

Alla scena hanno assistito, increduli, tantissimi massesi che, appresa la notizia attraverso il “tam tam” sui social network, si erano nel frattempo riversati nella piazza antistante il Pontile, presidiata da pompieri, carabinieri, poliziotti, finanzieri e personale della Protezione Civile. Sul posto, anche il prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea, ed il sindaco di Massa, Francesco Persiani, che hanno vissuto in diretta i momenti in cui la nave urtava la “rotonda” del Pontile (momenti ripresi da alcuni video che potete vedere qui sotto).

 

La nave, di oltre cento metri di lunghezza, si è infine arenata proprio davanti al Pontile e nella mattinata di oggi sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza. Il primo cittadino, attraverso un video sulla propria pagina Facebook, ha aggiornato sulla situazione: “Le autorità competenti e le squadre di emergenza sono al lavoro per monitorare la situazione, garantire la sicurezza dell’area e capire se c’è stato uno sversamento consistente di gasolio”, ha detto il sindaco Persiani. Il grosso pericolo, infatti, adesso è l’inquinamento: la nave contiene anche una grande quantità di carburante. A tale proposito, la Guardia Costiera ha richiesto le immagini satellitari all’EMSA (l’European Maritime Safety Agency) per effettuare un più accurato monitoraggio ambientale.

 

 

“Non sembra esserci stata una fuoriuscita di carburante preoccupante per i danni alla realtà del litorale. Non ci sono stati né morti né feriti ma i danni al Pontile sono ingenti”, ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Dobbiamo lavorare – ha aggiunto – perché possa essere ripristinato al meglio quello che è una struttura di grandissimo significato per Massa e per tutta la Toscana”.

Resta anche un altro problema: come rimuovere la nave, che è arenata contro il Pontile in un fondale basso, circa quattro metri, che impedisce ai rimorchiatori di poter intervenire. “Bisogna capire come alleggerire il cargo – ha detto il sindaco Persiani – e come rimetterlo in asse di galleggiamento se sarà possibile, salvo dover intervenire in modi radicali. Sono procedure lunghe e complesse. Intanto, leviamo il carburante che è la prima cosa da fare con urgenza, dopo aver salvato le vite umane”.

 

 

La speranza è che non sia una nuova “Concordia”, la nave di “Costa Crociere” naufragata il 13 gennaio 2012 all’Isola del Giglio e rimossa soltanto due anni dopo al termine dell’operazione di recupero più complicata (e costosa) della storia. Un incubo che la Toscana, sicuramente, non vuole rivivere.

 

 

Qui sotto, una fotogallery realizzata con immagini scattate da Guardia Costiera, Claudio Cuffaro, Paola Nizza, Chiara Pelù e Gaia Pelù

 

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