Esteri

Migliaia di giovani per il Papa In seicentomila da 184 Paesi

LISBONA – Gmg a Lisbona (Portogallo): inizialmente prevista per il 2022 e poi slittata di un anno per motivi legati alla pandemia da Covid-19, la XXXVIII Edizione della Giornata Mondiale della Gioventù è iniziata ieri e proseguirà fino al 6 agosto. Oggi è atteso l’arrivo del Papa. Migliaia i giovani in arrivo da tutto il mondo (saranno 65mila solo gli italiani).

Sono stati 600mila i pellegrini che si sono registrati alla manifestazione mondiale in arrivo da 184 Paesi. A gestire questa marea umana saranno 20.605 volontari. Almeno 6mila famiglie hanno offerto ospitalità ai pellegrini mentre sono stati allestiti 400mila posti in alloggi collettivi. Oltre mille le strutture di ospitalità e ristorazione partner della GMG. Saranno 201 gli eventi organizzati.

Per questioni legate al programma e alle attività della Gmg i partecipanti italiani potranno fare riferimento a Casa Italia, presso l’Externato do Parque, sito in rua Artilharia 1, dove sarà attiva la segreteria del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e sarà presente un medico. L’Ambasciata informa inoltre che i connazionali che necessitino di assistenza consolare a causa di un’emergenza potranno contattare telefonicamente gli Uffici Consolari, al centralino dell’Ambasciata: +351 21 3515320 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 18.00) o al numero di emergenza: +351 929362539 (attivo h24 dal 31 luglio al 7 agosto inclusi). In caso di smarrimento o furto dei propri documenti durante il periodo di permanenza in Portogallo, la Cancelleria Consolare può rilasciare un documento provvisorio di viaggio (ETD – Emergency Travel Document) valido per un solo viaggio di rientro in Italia o verso lo Stato di residenza permanente.

Questo il programma della GMG 2023. Ieri è stata celebrata la messa di aperturam nel Parque Eduardo VII, presieduta dal cardinale patriarca di Lisbona, Manuel Clemente. Oggi arriverà il Papa, che domani, 3 agosto, sempre nel Parque Eduardo VII, inconttrerà i giovani: la cerimonia sarà un evento dal carattere festivo e di incontro, mantenendo la dimensione della preghiera, e vuole mostrare una Chiesa giovane, in cammino con il successore di Pietro verso la costruzione di una società più fraterna.

Il 4 agosto, nello stesso luogo, Via Crucis, mentre il 5 agosto sarà la volta della Veglia nel Parque Tejo – Trancão, uno degli eventi con il Santo Padre. Messa di chiusura il 6 agosto nel Parque Tejo – Trancão, ancora con il Pontefice che prima della fine della Messa annuncerà la città che ospiterà la prossima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù.

Previsti inoltre incontri fra i giovani oggi, domani e dopodomani nelle Chiese ed in altri spazi delle tre Diocesi Ospitanti (Lisbona, Santarém e Setúbal: posizioni esatte sull’App “Lisboa 2023”) all’insegna del “Rise Up”, il nuovo modello di catechesi per la Giornata Mondiale della Gioventù che sfida i giovani a riflettere sui grandi temi affrontati durante il pontificato di Papa Francesco: Ecologia Integrale, Amicizia Sociale e Misericordia.

Ci sono poi anche la Città della Gioia nel Parco del Perdono e la Fiera Vocazionale nel Jardim Vasco da Gama – Frente de Belém.

“Città della Gioia” è il nome dello spazio che unirà la Fiera Vocazionale al Parco del Perdono durante la GMG di Lisbona 2023. I giovani pellegrini, attraversando la Città, si confronteranno con varie esperienze di vera gioia cristiana che li stimolerà ad affrontare la propria vita e il proprio cammino come risposta a un Dio che chiama ciascuno per nome.

Al termine di ogni Giornata Mondiale della Gioventù, il Santo Padre incontra infine coloro senza i quali l’organizzazione della GMG non sarebbe possibile, ringraziandoli per il loro impegno e servizio.

“Francesco parte per il Portogallo con la consapevolezza che questi raduni hanno una grande forza in sé stessi, addirittura la forza di cambiare, per qualcuno, la vita” ha detto ieri il cardinale Parolin. Il segretario di Stato vaticano esorta anche tutti coloro non potranno partecipare fisicamente alle Giornate a “sentirsi coinvolti e pienamente protagonisti” e spiega che la tappa di Fatima è stata voluta per essere vicino ai malati, sofferenti e per pregare per la pace.

Foto di Annett_Klingner da Pixabay.com

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