TORONTO – Dal 20 aprile, i nordamericani potranno godere di tutte e quattro le stagioni della serie TV più popolare in Italia, Mare fuori, grazie a un “accordo unico” raggiunto con il colosso dello streaming Netflix. La serie è incentrata sulle vicende un gruppo di delinquenti, tra cui Filippo (Nicolas Maupas) e Carmine (Massimiliano Caiazzo), che scontano la pena in un carcere minorile sul Golfo di Napoli. Giustamente definita un “teen prison drama”, la serie è una storia di formazione corale i cui temi non solo hanno conquistato il pubblico più giovane, ma hanno trovato riscontro in un ampio pubblico.
Parlando della popolarità della serie, il produttore di Picomedia Roberto Sessa la definisce “un classico prodotto young adult che ha conquistato anche un pubblico più adulto”. Dopo le prime due stagioni, Sessa ha osservato che il 60% del pubblico della serie su RaiPlay aveva un’età inferiore ai 25 anni, mentre il 70% degli spettatori aveva meno di 35 anni. RaiPlay è la piattaforma di streaming dell’emittente pubblica, che da quando ha lanciato Mare fuori, ha guadagnato circa 300.000 nuovi abbonati. Senza contare che ha attirato oltre 22 milioni di visualizzazioni nella prima settimana, di cui 8 milioni nel primo giorno.
Sessa definisce l’accordo con Netflix “unico” perché include le quattro stagioni già in onda, più le due prossime. Oltre a un film prequel intitolato Io Sono Rosa Ricci, la cui uscita nelle sale italiane è prevista per il 2026. L’intesa è un accordo non esclusivo tra Netflix e la tedesca Beta Film. Prima di questo accordo con Netflix, due stagioni della serie erano in programmazione a livello internazionale in oltre 20 paesi, tra cui quelli in America Latina e nell’Europa centrale e settentrionale.
Dalla sua prima messa in onda su Rai nel 2020, la serie ambientata a Napoli è diventata quello che molti hanno definito un “grande fenomeno della cultura pop”, come lo show che tutti guardano. La popolarità della serie si riduce alla sua autenticità. Dalle riprese in esterni presso la basa navale della Marina Militare di Via Acton alla colonna sonora magistrale di Stefano Lentini, la serie ha un’atmosfera familiare e anche un’universalità tematica.
Ma non si può dire abbastanza della colonna sonora di Lentini, per la quale ha ricevuto due dischi d’oro e una doppia certificazione di platino. Il pubblico scopre la serie attraverso la sua musica, come dimostrano i numeri di streaming su Spotify e YouTube, che superano i 100 milioni di ascolti. Un mix di musica classica e moderna, le composizioni e le collaborazioni con artisti famosi hanno completato la serie in modo così perfetto che è difficile immaginare il telefilm senza. È un segnale positivo, e forse un’indicazione che gli italiani stanno tornando alle loro radici musicali, affidandosi meno alle importazioni straniere e più al talento italiano.
In alto: una scena del film e la locandina della serie televisiva (immagini per gentile concessione di Netflix, Rai)
Massimo Volpe, autore di questo articolo, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix