L’Ontario riduce il deficit, ma i dazi pesano
TORONTO – La morsa dei dazi americani stringe la sua presa sull’economia dell’Ontario, ma la nuove previsioni parlano di una riduzione del deficit rispetto a quanto messo in preventivo. È questo in sostanza il punto centrale dell’Update fiscale presentato ieri a Queen’s Park da Peter Bethlenfalvy (nella foto sopra), un documento che va in controtendenza rispetto al Budget federale di martedì dove invece è prevista una crescita fuori controllo del deficit a oltre 78 miliardi di dollari.
Il peso della guerra commerciale con gli Stati Uniti, inoltre, si farà sentire anche sui principali indicatori economici della Provincia. Il Prodotto interno lordo, secondo le nuove previsioni, passerà dal più 1,4 per cento del 2024 allo 0,8 per cento di quest’anno, rimanendo comunque in territorio positivo. Poi, secondo i numeri presenti sull’Update fiscale, la nostra economia dovrebbe ripartire lentamente, con un più 0,9 nel 2026 che diventerà 1,8 per cento nel 2027.
Tutti i numeri. Il governo dell’Ontario prevede un deficit leggermente inferiore di 13,5 miliardi di dollari. Il ministro delle Finanze ha dichiarato ieri che l’Ontario “si trova in una posizione molto diversa rispetto a sette anni fa”.
Bethlenfalvy ha messo in luce la crescita del Pil della provincia da allora, ma ha anche affermato che i dazi statunitensi continuano a rendere “un’economia globale già incerta ancora più impegnativa e imprevedibile”. Il bilancio provinciale presentato a maggio includeva miliardi di dollari per strade, ponti e trasporti di fronte alle minacce tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, oltre a miliardi di dollari per vari fondi destinati ad aiutare a sostenere le imprese e i posti di lavoro di fronte alla guerra commerciale.
Nonostante tutta questa spesa, la provincia ha messo in preventivo un deficit di quest’anno a 13,5 miliardi di dollari, rispetto ai 14,6 miliardi previsti nel bilancio di primavera. Il deficit più contenuto arriva in un contesto di entrate superiori alle attese per il 2025-26, pari a 223,1 miliardi di dollari, 3,2 miliardi di dollari in più rispetto alle previsioni del bilancio di primavera. La provincia afferma che l’aumento è guidato principalmente da un gettito fiscale più forte e da un maggior numero di entrate del settore pubblico.
Bethlenfalvy ha aggiunto che la provincia sta fornendo un’iniezione di 100 milioni di dollari nell’Ontario Together Trade Fund – un’iniziativa volta ad aiutare le imprese colpite da interruzioni commerciali – portandolo a un totale di 150 milioni di dollari.
Le iniziative precedentemente annunciate includono la rimozione dell’HST sulle nuove abitazioni fino a 1 milione di dollari per chi acquista casa per la prima volta, 1,1 miliardi di dollari per l’assistenza domiciliare, l’eliminazione delle date elettorali fisse e l’aumento del limite di donazione politica a 5.000 dollari. Le nuove costruzioni sono peggiori di quanto previsto in primavera, solo 64.300 rispetto a una proiezione di maggio di 71.800.
L’Ontario prevede anche tassi di disoccupazione più elevati nei prossimi anni, rispetto al bilancio di primavera. La stima per il 2025 è stata ritoccata al 7,8% dal 7,6% della primavera. Nel 2026 è previsto un tasso del 7,6%, con un aumento di un ulteriore 0,3% rispetto al bilancio. Si prevede che la percentuale scenderà al 7% nel 2027 e al 6,5% nel 2028.
Il debito complessivo dell’Ontario è di 460,8 miliardi di dollari per il 2025-26 e si prevede che salirà a 487 miliardi di dollari nel 2026-27, raggiungendo i 501 miliardi di dollari nel 2027-28.
Il governo infine prevede di avere un deficit inferiore di 7,8 miliardi di dollari nel 2026-27 e alla fine di pareggiare i conti e mostrare un piccolo surplus di 200 milioni di dollari nel 2027-28.

