TORONTO – Una serie di beni ha visto l’esenzione dall’imposta federale sulle vendite dal 14 dicembre al 15 febbraio, voluta dall’ex primo ministro Justin Trudeau. Un’iniziativa che, adesso, potrebbe avere delle conseguenze sui prezzi e l’inflazione.
Secondo alcuni economisti intervistati da Reuters, infatti, che il tasso annuale di inflazione salirà al 2,2% (per febbraio, il cui dato sarà reso noto domani da Statistics Canada), rispetto all’1,9 percento di gennaio.
Benjamin Reitzes, direttore generale delle tariffe canadesi e stratega di BMO, afferma che la sospensione delle tasse avrà un effetto altalenante sull’inflazione. “Ciò ha contribuito a far scendere i prezzi a dicembre e gennaio e, ora, farà esattamente l’opposto a febbraio e marzo”, ha detto Reitzes, come riferisce The Canadian Press.
Sia BMO e TD prevedono che l’inflazione accelererà al 2,2% a febbraio, mentre RBC prevede un ritmo addirittura più rapido (2,5%), con gli economisti Nathan Janzen e Carrie Freestone che scrivono in un rapporto che la fine della sospensione delle tasse ha probabilmente aumentato la crescita dei prezzi.
E per il futuro, c’è una nuova incognita: la guerra dei dazi con gli Stati Uniti. I dati sull’inflazione di febbraio non rifletteranno, infatti, l’impatto diretto della guerra tariffaria Canada-Usa, cominciata soltanto all’inizio di marzo. Le tariffe rischiano di riaccendere l’inflazione, ha scritto l’economista di TD Maria Solovieva in un rapporto, minacciando così l’esito positivo della “dura battaglia” che Bank of Canada ha condotto per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%. “Questo limita la misura in cui la BoC (Bank of Canada) può tagliare i tassi per sostenere la domanda”, ha affermato l’esperta.
C’è poi il problema del dollaro canadese sempre meno forte rispetto a quello americano: il debole “loonie” continuerà a far salire i prezzi dei beni importati dagli Stati Uniti a febbraio, secondo Reitzes.
Intanto, la Banca Centrale del Canada ha effettuato il suo settimo taglio consecutivo dei tassi di interesse la scorsa settimana (ora è al 2,75%), lanciando al tempo stesso un avvertimento sul colpo imminente all’economia canadese e sul possibile picco dell’inflazione dovuto alla guerra commerciale. La prossima decisione della Bank of Canada sui tassi di interesse è prevista per il 16 aprile.
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