TORONTO – Fra una settimana si saprà chi è il nuovo leader del Partito Liberale dell’Ontario.
Dopo un’accesa campagna durata otto mesi con cinque dibattiti, i membri tesserati del partito hanno espresso il loro voto questo fine settimana per la persona che sperano possa sconfiggere il premier Doug Ford alle prossime elezioni provinciali: 100.000 le persone registrate per prendere parte al voto, il massimo storico per il partito. “È una grande sfida”, ha detto ai giornalisti il leader liberale ad interim dell’Ontario, John Fraser.
I membri hanno votato sabato e domenica nei seggi elettorali di tutta la provincia: i risultati non saranno annunciati fino al 2 dicembre e quel giorno tutte le schede verranno consegnate tramite un “metodo sicuro” per essere conteggiate manualmente dal personale.
Com’è noto, il partito è senza un leader permanente dallo scorso anno, quando Steven Del Duca si dimise dopo che le elezioni provinciali del 2022 avevano prodotto un secondo perssimo risultato consecutivo per i liberali.
I quattro candidati alla guida del partito sono il sindaco di Mississauga, Bonnie Crombie, il deputato liberale ed ex ministro del gabinetto provinciale Yasir Naqvi, il deputato liberale Nate Erskine-Smith e l’ex deputato liberale ed attuale membro del caucus provinciale Ted Hsu.
La corsa alla leadership ha visto i candidati iscrivere un numero record di membri, con più di 100.000 persone (dicevamo) aventi diritto a votare per il nuovo leader, rispetto alle 44.000 e 38.000 delle due precedenti gare per la leadership.
La favorita sembra essere Bonnie Crombie e proprio per questo Yasir Naqvi e Nate Erskine-Smith hanno stretto un’alleanza, chiedendo ai sostenitori di scegliere l’altro come seconda scelta nel tentativo di impedire la vittoria della prima cittadina di Mississauga. Il metodo di voto, infatti, potrebbe favorire un accordo simile: le prime scelte degli elettori vengono sommate e se un candidato ottiene più del 50% dei punti, vince, ma se nessun candidato raggiunge la soglia del 50%, il candidato con il punteggio più basso viene eliminato dalla scheda elettorale e le seconde scelte degli elettori vengono conteggiate e distribuite ai candidati rimanenti ed il processo continua fino a tre round finché qualcuno non ottiene più del 50%.
Gli ex premier liberali Dalton McGuinty e Kathleen Wynne parleranno all’evento del 2 dicembre prima dell’annuncio dei risultati, così come il leader ad interim John Fraser che ha guidato il partito – ad interim – due volte, dopo le dimissioni di Wynne nel 2018 e dopo le dimissioni di Del Duca nel 2022.
Il partito ha anche annunciato il mese scorso di aver saldato il suo debito di 3 milioni di dollari derivante dalle elezioni del 2022, grazie in parte alla raccolta fondi durante la campagna per la leadership, che ha visto il partito raccogliere più di 1,46 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2023.
Insomma: i liberali dell’Ontario provano a rialzarsi dopo le continue batoste degli ultimi anni, anche se non sarà un’impresa facile visto che tutti i sondaggi, complice un malcontento generale verso il primo ministro Justin Trudeau, li danno a percentuali che lasciano ben pochi dubbi sulla crisi del partito.