TORONTO – Fu giustificata l’attivazione, per la prima volta nella storia, della legislazione d’emergenza canadese per sradicare la protesta del Freedom Convoy lo scorso febbraio? È a questa domanda che la commissione d’inchiesta pubblica iniziata ieri dovrà dare una risposta definitiva, su un tema che ha spaccato l’opinione pubblica e la classe politica canadese.
Per sei settimane, oltre sessanta testimoni saranno chiamati a portare la loro versione dei fatti sulla controversa vicenda: politici, forze di polizia, residenti di Ottawa e organizzatori della protesta si avvicenderanno durante le sedute della commissione.
Tra i politici, testimonieranno il primo ministro Justin Trudeau insieme ai ministri David Lametti, Marco Mendicino, Bill Blair, Omar Alghabra, Dominic LeBlanc e Chrystia Freeland.
Uno dei requisiti per invocare la legge sulle emergenze è che il governo convochi un’inchiesta sulla decisione di utilizzare la legislazione entro 60 giorni dalla sua revoca. Il governo federale attivò l’Emergencies Act il 14 febbraio, salvo poi revocarlo il 23 febbraio. La Commissione di emergenza per l’ordine pubblico è stata formata il 25 aprile con il giudice Paul Rouleau nominato presidente. La commissione ha il compito di esaminare la giustificazione del governo per dichiarare l’emergenza dell’ordine pubblico, compresa la base per tale scelta, le circostanze che hanno portato ad essa e la “appropriatezza ed efficacia” delle misure che hanno emanato.
Da qui alla fine di novembre la commissione esaminerà l’evoluzione del convoglio, la rpovenienza dei finanziamenti e della disinformazione, l’impatto economico sul Canada dei blocchi dei convogli e gli sforzi della polizia e di altri soccorritori per affrontare i blocchi sia prima che dopo la dichiarazione. La Commissione condurrà anche una revisione politica del quadro legislativo e normativo coinvolto, comprese eventuali modifiche alla legge sulle emergenze.
Il governo ha invocato la legge mentre le persone che protestavano contro le misure di salute pubblica COVID-19 occuparono il centro di Ottawa, così come su più valichi di frontiera.
L’occupazione si è conclusa quando le forze dell’ordine di più giurisdizioni hanno lanciato una massiccia operazione per liberare le strade di Ottawa, rimuovere i camion e le infrastrutture allestite dal convoglio e arrestare coloro che hanno scelto di non lasciare l’area dopo che la manifestazione è stata dichiarata una protesta illegale.
“Non vedo l’ora di vedere il lavoro che la commissione farà”, ha detto Trudeau alla vigilia dell’avvio dei lavori dell’inchiesta. “Avremo finalmente risposte alle domande che i canadesi hanno posto fino a questo punto”.
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