Il Commento

L’assenza di etica dai Provveditorati

TORONTO – Le elezioni provinciali sono state “dormienti”, fatta eccezione per la momentanea turbolenza creata dall’associazione di Stephen Lecce con il Sigma Chi, il club della confraternita universitaria noto per le sue cerimonie di investitura che richiedono ubriachezza, abuso di droghe, aggressioni, violenze sessuali e stupri, indipendentemente dal sesso (attività che hanno portato allo scioglimento di alcuni suoi capitoli).

Lecce ha prodotto e pubblicato un video promozionale a sostegno di questo grande promotore dei diritti umani (sarcasmo intenzionale) dopo aver prestato giuramento nel Governo. Lecce è il ministro dell’Istruzione. Si potrebbe obiettare che l’Educazione/Istruzione è il Ministero più importante della Provincia, anche se si spende molto di più per la Salute e l’Assistenza a Lunga Degenza (quest’ultima ora funziona in aggiunta al Ministero della Salute).

L’istruzione dovrebbe preparare i futuri cittadini alla produttività, alimentare la creatività e nutrire una cittadinanza responsabile impegnata a trattare gli altri come gli individui stessi vogliono essere trattati. Insomma, se non altro l’Educazione infonde il concetto di giusto processo e di osservanza delle procedure legali.

Il Ministro è obbligato dalle restrizioni costituzionali – sezione 93, la Carta delle Libertà e Diritti, Legge sull’istruzione e persino il Codice dei diritti umani (nelle scuole al di fuori di un ambiente cattolico) – a comportarsi di conseguenza ed a chiedere che lo facciano anche i consigli scolastici. Indipendentemente dalla valutazione del Corriere del suo contributo, sembra che il Commissario uscente per l’integrità del TCDSB condivida la stessa opinione. Non volevano più essere associati ad un consiglio il cui comportamento collettivo corrompesse quei principi. Hanno presentato avviso di dimissioni (che si può leggere sul sito del Corriere Canadese, qui: La lettera di Principles Integrity al TCDSB / Principles Integrity’s letter to TCDSB).

Due giorni dopo, in una riunione del 19 maggio del TCDSB, il fiduciario Daniel Di Giorgio si è immediatamente alzato per chiarire un punto procedurale di carattere personale. Aveva chiesto consiglio al consulente legale del Provveditorato su come procedere nella presentazione delle accuse secondo cui il fiduciario Li Preti aveva violato la legge municipale sui conflitti di interesse in diverse occasioni, anche durante la riunione del 16-17 maggio, non dichiarando i suoi conflitti, e altro ancora, come si può vedere nel video che potete visionare cliccando qui  (dal minuto 20 in poi).

Ida Li Preti e Daniel Di Giorgio (Twitter)

Questa non è una semplice”drive-by smear” (un insulto gratuito) alla trasgressione del Codice di condotta dei trustee. Se accertate, tali violazioni possono comportare sanzioni penali e/o espulsioni ed esclusioni dalla carica da cui si originano le presunte violazioni. Per qualsiasi osservatore, questo era come se il Commissario per l’integrità avesse detto: “Non voglio offuscare la mia reputazione per associazione”. Il Direttore ha pubblicamente riconosciuto le richieste del fiduciario Di Giorgio.

L’alleata di Li Preti nel Provveditorato, la trustee Rizzo (ironicamente, è lei quella che ha attirato più reclami sul Codice di condotta e che ha beneficiato maggiormente delle disposizioni benigne del Commissario per l’integrità), ha urlato opposizione, come è sua abitudine, a questioni che ritiene personali e da discutere a porte chiuse. Nella nostra esperienza di oltre otto anni di continua presenza agli incontri del TCDSB, non è un diritto che lei accorda agli altri.

Potrebbe essere rilevante che Li Preti stia cercando l’elezione a livello provinciale e tali domande in un forum pubblico potrebbero attirare l’attenzione negativa negli ultimi giorni della campagna. Ciononostante, Di Giorgio ha insistito, desiderando conoscere lo stato nel processo di assunzione di [nuovi] consulenti legali interni, di un nuovo commissario all’integrità e di un nuovo parlamentare (consulente di procedura).

Vista la lettera di dimissioni presentata da Principles Integrity, non è difficile dedurre che il “conflitto di interessi” sia insito nel Provveditorato e coperto da consulenza legale. Ad esempio, il fiduciario Del Grande è riuscito durante la riunione del 16-17 maggio ad ottenere un’ammissione dal consulente legale esterno del Provveditorato, BLG, che forse, ma forse, il suo consiglio è incoerente. Ogni caso è diverso, ha affermato BLG. A giudicare dai motivi delle sue dimissioni, il Commissario per l’integrità non sembrava essere d’accordo.

Ancora più importante, dal nostro punto di vista, i due avvocati interni senior del TCDSB si sono dimessi alla fine del 2021. Nel febbraio 2022 uno di loro, Melissa Eldridge, ha firmato con BLG come consulente legale.

Aspettiamo con vivo interesse la prossima puntata delle affermazioni del trustee Di Giorgio. Forse sarà lui lo stimolo per il risanamento del provveditorato.

PER LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI: https://www.corriere.ca/il-commento/

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