Ontario

La stretta di Ford:
obbligo di stare a casa
per quattro settimane

TORONTO – Nuova stretta del governo provinciale per frenare il contagio di Covid-19 in Ontario. Ad annunciarla ieri pomeriggio è stato Doug Ford, che alla fine ha dovuto cedere alle pressioni arrivate da più parti per l’attivazione di misure più stringenti di fronte alla crescita della curva epidemiologica.

A partire da oggi e per quattro settimane, in tutta la provincia, rientra in vigore uno strumento già utilizzato lo scorso gennaio, l’obbligo di rimanere a casa: si potrà uscire solamente per andare a lavorare e per fare compere.

“Si deve stare a casa – si legge nel nuovo provvedimento – eccetto per propositi essenziali, come andare a fare la spesa o in farmaci, usufruire di servizi sanitari (inclusa la vaccinazione), fare esercizio fisico vicino casa, e andare a lavoro per chi non può farlo online da casa”.

L’esecutivo ha deciso di intervenire anche sui negozi e i centri commerciali. Restano aperti i supermercati e le farmacie, mentre i negozianti che non vendono prodotti essenziali non potranno fare entrare i clienti: permessa solamente la vendita online e il ritiro dei prodotti sul marciapiede.

Chiudono fino al 6 maggio tutti i centri commerciali della provincia, mentre rimarranno aperti al pubblico i centri giardinaggio. Rispetto a gennaio la stretta del premier va a colpire anche i grandi centri vendita come Walmart. Da oggi potranno vendere solamente beni considerati essenziali. Si potranno quindi acquistare alimenti, prodotti per l’igiene personale e medicinali, mentre le corsie con i prodotti elettronici saranno chiuse.

Sul fronte scolastico, almeno a livello provinciale il giro di vite non avrà alcun effetto. Come ha confermato il ministro dell’Istruzione Pubblica Stephen Lecce le scuole rimarranno aperte: toccherà poi alle singole unità sanitarie locali decidere l’eventuale chiusura, come è successo a Toronto e nella Peel Region in questi giorni.

A gennaio, invece, era stato lo stesso governo federale ad attivare il lockdown contemporaneamente alla chiusura delle scuole in tutta la provincia.

Fino al prossimo 6 maggio, quindi, l’Ontario accantona temporaneamente il sistema di classificazione a colori che era stato attivato nei mesi scorsi. La strategia voluta dal governo, quindi, è quella di lasciare da parte i lockdown a macchia di leopardo e procedere, invece, in modo omogeneo in tutte le varie regioni.

La nuova stretta si è resa necessaria per il repentino aumento dei casi di Covid-19 avuto in Ontario negli ultimi dieci giorni. Ieri si è registrato un dato che non si vedeva da metà gennaio: oltre 3.200 nuovi casi in appena 24 ore. A preoccupare le autorità sanitarie e il governo è anche l’aumento dei ricoveri in terapia intensiva a causa del Covid, che martedì per la prima volta ha superato quota 500. Numeri che spaventano e che confermano come le nuove varianti – in particolare quella inglese, o B117 – siano maggiormente aggressive e contagiose rispetto al ceppo originario del Covid- 19. Cala vistosamente anche l’età media delle persone ricoverate in ospedale e in terapia intensiva, mentre la campagna di vaccinazione non procede alla velocità prevista.

Insomma, il governo ha capito che in questa fase l’unico strumento efficace per frenare la corsa del contagio è quello di una stretta drastica che ha portato a buoni risultati durante la seconda ondata.

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