Il Commento

La Rinascita di Notre Dame de Paris

TORONTO – Mi è capitato di passare davanti ad un televisore proprio mentre sullo schermo appariva un maestoso spettacolo di ordine e armonia. Due musicisti intenti a mostrare la loro arte e creatività con un violino e una viola, creando l’atmosfera nella restaurata Cattedrale di Notre Dame a Parigi. La musica, l’ambientazione e l’attenzione del pubblico erano ipnotizzanti.

Incantevole il Coro, un gruppo selezionato di giovani e meno giovani, voci femminili e maschili, che ha inaugurato il corteo di prelati e parrocchiani-alfieri delle chiese della diocesi parigina. Spettacolo meraviglioso.

Immagina, ho pensato tra me, che nel mondo di oggi (in Canada in particolare, dove i sostenitori della controcultura, della laicità e dell’ideologia woke sembrano intenzionati a bruciare le chiese e a cancellare le conquiste socio-culturali di una società basata sulla religione) si sarebbe potuto testimoniare a una dimostrazione così superlativa di incontro altruistico di così tante persone divergenti e diverse per celebrare la riapertura della chiesa cattolica di 860 anni, dopo cinque anni di costruzione dedicata al restauro.

Le stime dei costi variano. Secondo il New York Times, ci sono voluti circa 250 aziende, 2.000 lavoratori (qualificati), circa 1,5 miliardi di dollari canadesi, una scadenza ravvicinata e un incommensurabile orgoglio nazionale per completare la rinascita dell’iconico contributo della Francia al genio creativo di un popolo e dell’umanità e del fervore religioso che ne guidò la crescita e lo sviluppo.

Dovevano esserci delle restrizioni sull’uso dei televisori, eppure, mentre le telecamere operative scansionavano la folla, hanno individuato alcuni notabili internazionali riconoscibili, come il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente italiano Sergio Mattarella (evidentemente, era presente all’inaugurazione anche la premier italiana Giorgia Meloni), il principe Filippo della Gran Bretagna e il presidente ucraino Volodymir Zelenskyj. Non riconoscevo immediatamente gli altri. L’evento è stato deferente con un messaggio abile nel suo equilibrio tra la portata storico-religiosa e l’esaltazione dell’identità politico-nazionale.

Inauguration Notre Dame de Paris, Paris 7 décembre 2024 © Julio Piatti

Il presidente francese Macron è stato “al centro della scena”, fisicamente e metaforicamente, interpretando il ruolo di alcuni dei già monarchi ed imperatori la cui importanza e ambizione europea ha permesso loro di spendere fortune nell’arte e nei manufatti che facevano parte dell’eredità di Notre Dame prima della sua caduta, vittima di fiamme distruttive cinque anni fa.

L’arcivescovo di Parigi, Sua Eccellenza Laurent Ulrich, ha avuto una correttezza impeccabile nel mantenere i suoi obblighi di guida dei fedeli religiosi, invitandoli a ritornare nella loro comunità. Il Papa, coinvolto nell’“elevazione” degli arcivescovi al cardinalato, ha inviato il suo messaggio tramite il nunzio apostolico (ambasciatore) Celestino Migliori. In esso ha sottolineato il dolore internazionale provato dal mondo per aver assistito alla distruzione di un capolavoro della fede e dell’architettura cristiana e testimonianza della storia francese.

Inoltre, il messaggio papale, ha osannato l’opera dei vigili del fuoco che hanno rischiato la vita per preservare la struttura e gli atti personali di coraggio hanno contribuito all’incrollabile impegno delle autorità pubbliche e alla straordinaria generosità internazionale che ha alimentato il restauro della cattedrale.

Particolarità dell’evento, prima della celebrazione della liturgia, è stata la benedizione dell’organo della Cattedrale, uno strumento musicale composto da 8.000 canne e suonato magistralmente per riempire ogni angolo della chiesa con un maestoso disegno di invocazione per far sì che i fedeli e altri si sentissero parte di un’esperienza che va oltre le parole.

ENTRAMBE LE FOTO IN QUESTO ARTICOLO SONO TRATTE DAL SITO DELLA DIOCESI DI PARIGI (https://dioceseparis.fr/) – la prima in alto è di Régine Mahaux

More Articles by the Same Author:

Translate »