BRADENTON – Nella quarta partita del Campionato Mondiale Under 18 arriva per la prima volta l’applicazione della mercy rule. Gli azzurrini non sono mai in partita contro i centramericani: 1 sola valida battuta contro le 12 (7 delle quali da extra-base) dei panamensi
L’inizio azzurro, che giocando da squadra in trasferta indossa proprio la divisa azzurra, è come sempre alla ricerca dell’aggressività e, nonostante una discutibile area dello strike dell’arbitro coreano, alla quale i ragazzi di Aluffi si devono subito adattare, Williams Wong (base ball) e Andres Annunziata (bella valida radente in ritardo) riescono ad arrivare in base. Non ce la fa Adorni a concretizzare e spedirli a casa.
Successivamente, anche i panamensi, con due out, mettono un uomo in base con una texas dell’interbase Eric Guevara, ma il partente azzurro Riccardo Nepoti è bravo a chiudere.
Il secondo inning, invece, è molto veloce per l’attacco italiano; al contrario, comincia una lunga battaglia di Nepoti con il primo battitore di Panama, Angel Rodriguez. Alla fine di un turno da 10 lanci, l’esterno destro sudamericano batte un doppio che scavalca Adorni al centro e apre la via allo svantaggio azzurro.
Il battitore successivo, infatti, va in base perché colpito. Con prima e seconda occupate, gli azzurri comprendono che Panama vorrebbe rubare la terza e chiamano il pick-off in seconda, ma il tiro di Nepoti va agli esterni e Rodriguez segna indisturbato. Poi, Lasso, ancora senza eliminati, ruba la seconda.
Con la base ball successiva, concessa a Reluz, cominciano i problemi per il lanciatore azzurro che subisce una brutta sequenza di tre valide consecutive (i primi due sono 2 doppi molto lunghi di Escudero e Chavez) che portano Panama in vantaggio 5-0.
Nel frattempo il lanciatore partente di Panama, Luis Daniel Aguilar Gonzalez, continua a gestire l’attacco italiano con degli inning da 1-2-3 senza quasi nemmeno far lavorare la difesa.
Per la terza difesa azzurra, invece, sale sul monte Diego Luciani, che avrebbe anche in mano un facile e veloce inning se non capitassero un paio di situazioni avverse a complicargli il lavoro: la prima è una volata dell’esterno sinistro che Laise non raccoglie al volo perché abbagliato dal sole, la seconda è un errore della difesa che, con due out e uomo in terza, non completa l’eliminazione in prima e subisce il sesto punto.
La partita diventa sempre più complicata.
Al quarto l’Italia subisce altri tre punti. Il primo lo segna ancora il lead-off Escudero che, dopo aver battuto il secondo doppio della sua prestazione, corre a casa su un singolo a sinistra di Dominguez. Successivamente lo stesso Dominguez e Guevara, che Luciani aveva messo in base con 4 ball, corrono su un potente triplo di Roger Lasso Pineda, sul quale Niccolò Funzione prova inutilmente la presa in tuffo.
Panama cambia il lanciatore al quinto inning e inserisce Moises Castillo, ma per i battitori azzurri il risultato finale non cambia.
Al contrario il cliché è lo stesso quando vanno a battere i panamensi nella parte bassa del quinto, con Filippo Venditti sul monte per l’Italia: dopo una volata di Reluz, Pedro Catuy Gondola, che non aveva ancora battuto, viene sostituito da un pinch hitter (Joaquin Gamba) che ripaga il manager con un triplo a scavalcare Funzione, mettendo il punto della vittoria per manifesta in terza.
La difesa italiana gioca corta a difendere il punto, ma arriva un’altra battuta potente di Escudero, che mette fine alla partita con un 10-0 che non lascia spazio ad alcun commento o recriminazione.
Michele Gallerani