Toronto

In memoria di Olga: Canadese, Italiana e Friulana

TORONTO – Si è svolta domenica pomeriggio al Victoria College Quadrangle, presso l’Università di Toronto, la cerimonia in memoria della Proffessoressa Olga Zorzi Pugliese, scomparsa un anno fa. Per l’occasione, è stata svelata in suo onore una panchina con una targa che la ricorda come insegnante ma anche come benefattrice e mentore, dalla tre anime: Canadese, Italiana e Friulana.

Molti gli interventi che si sono susseguiti, fra i quali quello del presidente del Comites, Giuseppe Cafiso, che ha portato i saluti del Console Generale d’Italia, Luca Zelioli.

“Oggi siamo qui per onorare una persona straordinaria – ha detto Cafiso – che ha toccato così tante vite: la nostra amata Olga Pugliese. Ho avuto il privilegio di conoscerla negli ultimi cinquant’anni, da quando era la mia docente universitaria di studi sul Rinascimento fino a tempi più recenti, quando ancora teneva presentazioni sui successi degli italiani qui in Canada, e posso dire senza ombra di dubbio che il suo lavoro e la sua dedizione sono stati un esempio per la mia vita. La dedizione di Olga all’arte ed il suo incrollabile impegno nell’arricchire la comunità italiana sono davvero fonte di ispirazione. Olga è stata, come lo sono gli educatori eccellenti, una mentore, una guida e, appunto, un’ispirazione per tutti coloro che hanno il privilegio di imparare da lei. Credeva che la cultura arricchisca gli individui che a loro volta arricchiscono la comunità in cui vivono”. Cafiso ha poi ricordato l’impegno profuso da Olga anche per la comunità italiana, per sostenerla e valorizzarla, sempre attraverso iniziative tese a coinvolgere tutti, nessuno escluso.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose personalità – fra le quali l’Onorevole Joe Volpe, Editore del Corriere Canadese – e naturalmente anche i familiari di Olga. In particolare, Rochelle Zorzi ha letto una poesia, “The Bench” (Anonymous). Eccola: Here, where sunlight spills on stone and leaf / We’ve placed a bench to cradle grief. / But also joy, and thought, and time- / a space for rest, a pause, a sign. / She sat with minds, she shaped, she stirred- / With gentle hands, with patient words. / A seeker, guide, and friend to all, / Whose quiet strength would lift, not stall. / Now every breeze that brushes by / Whispers of questions, truth, and why. / This bench is more than wood and steel- / It holds the love we still can feel. / So sit awhile, recall her name, / Her spark, her voice, her steady flame. / In silence, thought, or quiet talk- / She walks with us on this same walk.

Qui sotto, alcune immagini dalla cerimonia (foto: Italian Fallen Workers Memorial Project e Corriere Canadese)

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