Il Covid-19 in Italia

In Italia sono 16.377 i nuovi casi e 672 le vittime

ROMA – In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, sono state almeno 1.601.554 le persone che hanno contratto il virus Sars-Co- V-2. I nuovi casi di Covid-19 sono stati ieri 16.377, mentre domenica erano stati 20.648. I decessi registrati ieri – a causa delle complicazioni per il coronavirus – sono stati 672, in aumento rispetto ai 541 di domenica, per un totale di 55.576 vittime dall’inizio della pandemia, su tutto il territorio nazionale. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 757.507. Quelle uscite ieri dall’incubo Covid sono state 23.004, pari al 3,1% in più rispetto alla giornata precedente.
Gli attuali positivi risultavano ieri essere 788.471 in totale, pari a 7.300 in meno rispetto a domenica. La flessione degli attuali positivi indica che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi positivi. Un buon segnale se non ci fossero ancora così tanti morti.
Per quanto riguarda la situazione del mese di novembre – che si è chiuso ieri – negli ultimi 30 giorni i casi sono stati in complesso 800.953. Tra di essi, il 48,3% sono risultati maschi e il 51,7% femmine, tutti con un’età media di 48 anni. 12.904 sono state le persone decedute a causa del Covid-19.
I tamponi sono stati 130.524, ovvero 46.410 in meno rispetto a domenica quando erano stati 176.934. Mentre il tasso di positività era ieri del 12,5% – ossia su 100 tamponi eseguiti, più di 12 sono risultati positivi – domenica era risultato dell’11,7%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Sono dunque diminuiti i contagi, nelle ultime 24 ore, a fronte di un numero minore di tamponi effettuati.
Per vedere un numero di positivi giornalieri sotto la soglia dei 20 mila, bisogna andare indietro a lunedì 26 ottobre, quando furono 17.012, con un tasso del 13,6%.
L’Italia dunque si allontana dal picco del 13 novembre, quando i neo positivi furano oltre 40 mila, con un tasso del 16%. Ma “per tenere sotto controllo l’epidemia bisogna scendere a cinque-diecimila positivi giornalieri: soltanto con questi numeri è possibile riprendere il contact tracing” come conferma il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano.
Quanto alle regioni, per la prima volta – nella seconda ondata della pandemia – è stata l’Emilia- Romagna quella che ha fatto ieri registrare il maggior numero di casi con 2.041 nuovi contagi, seguita dal Veneto con 2.003, dalla Lombardia con 1.929, dalla Campania con 1.626, dal Lazio con 1.589 e dal Piemonte con 1.185.

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