ROMA – Rallenta sempre di più la pandemia di Covid, in Italia, e le regioni tornano “bianche”, con una conseguente diminuzione delle norme restrittive. Ieri sono stati 389 i nuovi casi di contagio da coronavirus, mentre le ulteriori vittime registrate sono state 28. Tutta Italia dunque in zona bianca da ieri e stop all’obbligo della mascherina all’aperto, con la parziale eccezione della Campania, dove un’ordinanza regionale del governatore De Luca ha mantenuto l’obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto. Dopo una giornata con meno contagi e con il tasso di positività allo 0,56%, l’Italia impegnata nella lotta al Covid – e attenta in particolare alla variante Delta o indiana – compie un altro passo verso la normalità, anche se la prospettiva di zone rosse locali per arginare eventuali emergenze non va scartata.
Da ieri, nuova fase dunque. Niente coprifuoco e regole più soft, in particolare per quanto riguarda i ristoranti: niente limiti alle presenze ai tavoli all’aperto, massimo 6 persone – se non conviventi – al chiuso. La vera novità è rappresentata dallo stop all’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto.
“Il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure”, ha spiegato il professor Silvio Brusaferro, segretario del Cts, rispondendo a una domanda di Repubblica sull’ipotesi di reintroduzione dell’obbligo.
L’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza, d’altra parte, fissa criteri che non prevedono di accantonare completamente il dispositivo: la mascherina va portata con sé. Le mascherine, come ha evidenziato il Cts, all’aperto vanno utilizzate se si creano le condizioni per un assembramento nei mercati, nelle fiere, nelle code. La protezione è fortemente raccomandata per soggetti fragili e immunodepressi. L’obbligo rimane sui mezzi pubblici e negli ambienti sanitari, secondo i protocolli in vigore.