ROMA – Sono stati 2.079 i positivi al test del coronavirus, in Italia, nelle ultime 24 ore. Sono risultate invece 88 le vittime in un giorno. In totale, i casi dall’inizio della pandemia sono 4.239.868, i morti 126.855. I dimessi ed i guariti hanno raggiunto un totale di 3.943.704 unità, mentre gli attualmente positivi scendono a 169.309. Sono stati ieri 205.335 i tamponi molecolari e antigenici effettuati su tutto il territorio nazionale, con il tasso di positività stabile all’1%.
In tutte le regioni italiane si conferma il calo dei nuovi casi settimanali e da 8 settimane consecutive sono in costante calo anche i decessi. Ma il dato più importante è rappresentato dal calo dell’84% dei ricoveri per Covid nei reparti ordinari e dell’82% di quelli nelle terapie intensive. È il dato relativo agli ultimi due mesi in Italia – come riferisce la Fondazione GIMBE – a conferma di un trend dell’epidemia che sembra decisamente volgere verso il meglio, grazie anche alla campagna vaccinale sempre più massiccia.
In dettaglio, dal picco del 6 aprile i posti letto occupati in area medica sono scesi da 29.337 a 4.685 (-84%) e quelli in terapia intensiva da 3.743 a 688 (-81,6%). Meno ripida invece la discesa della curva relativa alle persone in isolamento domiciliare, che dal picco del 28 marzo si sono ridotte da 540.855 a 176.353 (-67,4%), tale percentuale potrebbe tuttavia essere parzialmente sottostimata dal dato anomalo registrato in Campania, che conta 62.367 casi attualmente positivi (circa un terzo di quelli dell’intero territorio nazionale), possibile conseguenza di ritardi di notifica sulle guarigioni.
Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari per la Fondazione GIMBE, sottolinea che “continua il progressivo svuotamento degli ospedali. L’occupazione dei posti letto Covid a livello nazionale si attesta all’8% sia in area medica che in terapia intensiva, con tutte le regioni che rimangono sotto le soglie di allerta”.
“Anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione GIMBE – scendono da 10 settimane consecutive con una media mobile a 7 giorni di 23 ingressi/die”.
Quanto al monitoraggio dal 2 all’8 giugno, rispetto alla precedente si registra una diminuzione di nuovi casi (15.288 vs 22.412) e di decessi (469 vs 720). In calo anche i casi attualmente positivi (181.726 vs 225.751), le persone in isolamento domiciliare (176.353 vs 218.570), i ricoveri con sintomi (4.685 vs 6.192) e le terapie intensive (688 vs 989).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi 469 (-34,9%); terapia intensiva -301 (-30,4%); ricoverati con sintomi, -1.507 (-24,3%); isolamento domiciliare, -42.217 (-19,3%); nuovi casi, 15.288 (-31,8%). I casi attualmente positivi sono risultati -44.025 (-19,5%).
“Da 12 settimane consecutive – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – il trend dei nuovi casi si conferma in discesa, sia per la ridotta circolazione del virus come dimostra la riduzione del rapporto positivi/casi testati, sia per la costante diminuzione dell’attività di testing che da un lato sottostima il numero dei nuovi casi e dall’altro ribadisce la rinuncia al tracciamento dei contatti, proprio ora che la ridotta incidenza dei casi ne permetterebbe la ripresa”.
Nelle ultime 4 settimane il numero di persone testate settimanalmente si è ridotto del 28,3%, scendendo da 2.614.808 a 1.875.575. In questo periodo, a fronte di una media nazionale di 150 persone testate/die per 100.000 abitanti si rilevano notevoli e ingiustificate – dice GIMBE – differenze regionali: da 239 persone testate/die per 100.000 abitanti del Lazio a 64 persone testate/die per 100.000 abitanti della Puglia.