Ontario

In arrivo giro di vite sui provveditorati

TORONTO – Giro di vite sui provveditorati. L’Ontario è pronto a dare al Ministro dell’Istruzione il potere di commissariare più facilmente i consigli scolastici e a richiedere a più provveditorati di inserire agenti di polizia nelle scuole.

Dopo settimane di avvertimenti ai consigli scolastici che avrebbe implementato una supervisione più severa, il ministro dell’Istruzione Paul Calandra (nella foto sopra, dai social network) ha presentato ieri il “Supporting Children and Students Act, 2025”.

Non ha perso tempo Calandra per passare dalle parole ai fatti. Già il mese scorso ha annunciato che a causa della “cattiva gestione” finanziaria la provincia aveva assunto il controllo di un consiglio scolastico nominando un supervisore e che stava avviando indagini finanziarie su altri tre provveditorati, descrivendo queste decisioni come un modo per mettere tutti i consigli “sotto la lente d”ingrandimento.

La legislazione è destinata ad ampliare le motivazioni, oltre a quelle finanziarie, che possono far scattare un’indagine o mettere un consiglio sotto controllo.

In un comunicato stampa il governo ha fornito un esempio di “disfunzione nella governance del consiglio scolastico che impedisce l’assunzione di decisioni chiave”.

Inoltre, il governo – se il servizio di polizia locale ne offre uno – richiederà ai consigli scolastici di implementare un programma di agenti di sicurezza scolastica.

Alcuni consigli scolastici hanno programmi di questo tipo su base volontaria, mentre altri li hanno interrotti diversi anni fa, dopo che alcuni studenti hanno segnalato di sentirsi a disagio o intimiditi e alcune comunità razzializzate hanno sollevato preoccupazioni.

Di tutt’altro parere è il governo Ford secondo cui avere più agenti di sicurezza negli edifici scolastici “aiuterebbe a costruire relazioni tra i giovani e la polizia, a promuovere attivamente comportamenti positivi e a creare una cultura di rispetto reciproco”.

Il disegno di legge conferirebbe inoltre al ministro il potere di ordinare ai consigli scolastici di pubblicare le spese dei fiduciari, del direttore dell’istruzione e di altri, e gli darebbe potere sui nomi delle scuole quando i consigli aprono nuove scuole o vogliono cambiare un nome esistente.

La legislazione contiene anche misure rivolte al sistema post-secondario, tra cui l’obbligo per le policy di ammissione post-secondaria di essere basate sul merito e l’obbligo per college e università di fornire una ripartizione dettagliata delle entrate derivanti dalle tasse universitarie.

Inoltre, il disegno di legge riporta in vita una battaglia legale risalente ai primi giorni del governo di Doug Ford che consentirebbe al governo di “richiedere trasparenza e una maggiore supervisione delle tasse ausiliarie presso gli istituti post-secondari”.

Il governo ha promulgato la sua “Student Choice Initiative” nel 2019, che ha reso facoltative alcune tasse post-secondarie, come quelle per le associazioni studentesche, ma la corte suprema della provincia l’ha bocciata. Questa legge getta invece le basi affinché il governo consulti il ​​settore per decidere quali tasse accessorie coprono i servizi principali e determina un meccanismo di “opt-out”.

Con i controlli a tappeto decisi dalla provincia, si può dire che con tutta probabilità la pacchia è finita.

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