Immigrazione

Da una foto della nonna
nasce l’arte di Alaina

Proseguiamo la pubblicazione di una serie di articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove”, al quale stanno lavorando i professori Anna Ciardullo Villapiana, Stella Paola e Gabriele Niccoli.

GUELPH – “Resembling the Virgin Mary at the Annunciation, with a book—perhaps the Bible—in hand, my Nonna embodies the modest ideal of a young Italian woman in one image. The seriousness fades in another photo, however, as she sports fashionable sunglasses and a smile.”

Scrive Alaina Binotto in Research Magazine parlando della sua tesi di laurea presentata precedentemente alla settima conferenza dell’ICAP (Italian Canadian Archives Project) tenutasi nel 2017 alla galleria d’arte di Guelph.

Alaina (nella foto sopra) ricorda queste parole quando mostra a me, a Stella Paola e al Professor Niccoli il suo oggetto, la foto di sua nonna Pierina, con un libro tra le mani, scattata nel 1956 (è la foto in alto).

La sua umiltà, la sua grazia, la sua accondiscendenza le ricordano il famoso dipinto di Juan de Flandes, che Alaina ha avuto modo di vedere esposto al Cincinnati Art Museum. Poi ci mostra un’altra foto, sua nonna Pierina con un’espressione di viso molto più serena, libera, con gli occhiali da sole e un foulard.

Le due foto sembrano incarnare due aspetti della cultura italiana, la fede in Dio e la fede nelle infinite possibilità dell’uomo di cambiare il proprio destino attraverso il viaggio.

Nella prima foto, Pierina, come la Vergine, sembra dire “fiat voluntas tua” prima di apprestarsi a partire da Venegazzu, in Veneto, e dirigersi a Guelph, dove l’aspettava suo marito che si trovava in Canada e lavorava da qualche anno in ferrovia.

La seconda foto mostra una donna libera, alla moda, che scorge nel viaggio nuove possibilità, nuove avventure.

Ispirata dalla sua storia, Alaina, ballerina e artista, allora studentessa, ha dedicato a sua nonna un’intera collezione di arte di cui un pezzo ci ha particolarmente colpito, un frammento di pensiero scritto nella calligrafia di sua nonna che Alaina ha dipinto su una tela gigante. Una tela che sembra raccogliere nelle sue curve in bianco e nero i cocci di una vita intera, sembra riassumere tutte le parole dette nei lunghi pomeriggi che Alaina passava a casa di sua nonna, sembrano riaffiorare, dalla tela, i ricordi di una vita intera.

“Per sentirla più vicina ho indossato i suoi vestiti, ho camminato nelle stanze della sua casa” dice commossa Alaina e, da poeta, ho voluto cogliere nei versi il momento della morte, del vuoto lasciato da questa figura così affascinante, colmato dal bagaglio culturale e artistico che le ha lasciato dentro. Sembra che il giorno prima di morire lo spirito di sua nonna abbia raggiunto Alaina per porgerle il suo ultimo saluto. Una storia emozionante, quella di Alaina e Pierina, un legame forte, fatto di radici e affetto che ci ha trascinato nell’arte e nella storia per scoprire come il passato e il sacrificio delle vecchie generazioni tornino a rivivere attraverso l’arte dei ricordi.

Anna Ciardullo Villapiana

Ecco la poesia di Anna Ciardullo Villapiana ispirata dalla storia di nonna Pierina e della nipote Alaina, artista e ballerina.

Muore la nonna lentamente
muore un secolo
muoiono le parole
giacciono le olive sui campi
si spengono le fiamme dei lumini accanto alle foto
e dal camino soffi di cenere.
Le foglie piangono rugiada
e il vento tace
piangono le ciglia
dei figli lontani
piangono le mura delle chiese
e le pietre sul selciato immobili
filtrano pensieri come pioggia.
Indosso i suoi vestiti
mi muovo nelle sue stanze
dipingo a caratteri cubitali
la sua calligrafia
sul retro della foto
Indosso, assieme alle pareti,
la sua anima
come avrei fatto
con un secolo di storia.

Anna, Stella e Gabriele: tre prof alla ricerca delle radici italiane

TORONTO – Le professoresse Anna Ciardullo Villapiana e Stella Gualtieri Paola stanno lavorando con entusiasmo e passione al progetto fra storia, cultura e poesia che si propone di raccontare, in modo nuovo, le tante vicende che hanno avuto come protagonisti, spesso silenziosi e sconosciuti, i tantissimi connazionali arrivati in Canada dal Belpaese.

Vicende che le due insegnanti conoscono bene, essendo entrambe di origine italiana e residenti in Canada.

Stella, la cui famiglia proviene da Figline Vegliaturo, in provincia di Cosenza, Calabria, è nata in Sault Ste. Marie, Ontario, e vive con suo marito a Waterloo. Insegna alla Resurrection Catholic Secondary School e per lei l’insegnamento è molto più che lavoro. È una vocazione profonda. Si impegna tantissimo ad aiutare gli studenti a scoprire se stessi attraverso qualsiasi curriculum – religione o lingue. Nella scoperta della sua Italianità, Stella si è dedicata allo studio della diaspora proprio come la sua collega e poetessa Anna Ciardullo Villapiana.

Anna, nata a Cosenza dove ha vissuto per circa trent’anni, nel 2003 si è trasferita in Canada dove, sposata, con due figli, ha iniziato la carriera di insegnante di Italiano e di interprete e dove ha potuto coltivare una passione che la accompagna fin dall’adolescenza: quella per la poesia. Qui, infatti, Villapiana ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Percorsi Interiori” nel 2007, seguita nel 2015 da “Frammenti di Luce” e nel 2018 da “Al di là del mare, Dialoghi DiVersi”. Socia di AICW (Association of Italian Canadian Writers) ha partecipato a molte iniziative per la conservazione della lingua e tradizione italiana nella realtà canadese notoriamente multiculturale ed è co-chair della commissione ICAP (Italian Canadian Archives Project) che opera nel territorio di Kitchener (dove Anna vive), Waterloo e Cambridge.

E proprio questo suo percorso nell’Italianità l’ha portata a elaborare, insieme a Stella ed al professor Gabriele Niccoli, professore emerito all’Università di Waterloo, il progetto in questione che, come avevamo annunciato una settimana fa, trova adesso spazio nelle pagine del Corriere Canadese: ogni settimana, dunque, il nostro giornale potrà raccontare storie di immigrazione dall’Italia, partendo da un oggetto caro a chi è partito, per scelta o necessità, spesso lasciando “pezzi” di cuore nel Belpaese ma a volte portandosene qualcuno con sé.

Da queste storie, Villapiana si è lasciata ispirare per comporre poesie, sia in Italiano che in Inglese, intense ed emozionanti, che pubblicheremo insieme ai racconti degli emigrati.

Qui sotto, il trailer del progetto, realizzato con poesie di Anna Ciardullo Villapiana, letture di Gianluca Lalli e Stella Paola e musiche di Francesco DeGregori, Gianluca Lalli e Juneyt.

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