TORONTO – Conclave, l’adattamento cinematografico del romanzo di fantasia del 2016 di Robert Harris sui conflitti interni e le manovre politiche all’interno del Vaticano, è uscito nelle sale il 25 ottobre. Il film, diretto dal tedesco Edward Berger, dopo la sua première al Telluride Film Festival in Colorado, un notevole trampolino di lancio per le precedenti campagne di successo per gli Oscar, ha debuttato in 1.500 sale e ha incassato 6,6 milioni di dollari negli Stati Uniti [nel weekend di apertura].
Il film secondo Harris e i suoi lettori è “per lo più” fedele al materiale originale, fatta eccezione per un paio di scelte creative significative. In un’intervista con Deadline, Berger ha rivelato che il personaggio principale [il cardinale Jacopo Baldassare Lomeli] era nella prima bozza della sceneggiatura ed era il cardinale-vescovo di Ostia, come nel materiale originale. “C’era un’apertura nella mia testa [tuttavia]… pensavo che questa persona potesse essere di qualsiasi luogo, o italiana come nel libro e nella prima bozza”. Il problema, tuttavia, secondo Berger, era che non conosceva molti attori italiani tra i 60 e i 70 anni che sapessero parlare bene anche l’inglese.
Uno strano schema da cui partire per affrontare il casting, dato che gli attori possono essere fatti sembrare più vecchi di quanto non siano attraverso il trucco e le protesi. Per non parlare del fatto che con le nuove tecnologie cinematografiche, come nel caso di De Niro in The Irishman, la tecnologia degli effetti visivi può ringiovanire un attore per lo schermo. Tralasciando l’ovvio, l’affermazione di Berger di non conoscere molti attori italiani nella fascia demografica preferita è o disonesta o pigra.
Toni Servillo ha 65 anni, è uno dei migliori attori italiani e ha persino recitato nel film candidato all’Oscar La grande bellezza. Parla inglese. Pierfrancesco Favino e Kim Rossi Stuart sono altri attori affermati/popolari in quella fascia d’età. Favino ha persino recitato in un progetto simile, il film di successo mondiale Il codice da Vinci. Anche l’inglese di Favino è molto buono. Qualcosa di cui un direttore del casting dovrebbe immediatamente essere consapevole. Un direttore del casting avrebbe anche potuto suggerire un attore leggermente più anziano, come il leggendario Giancarlo Giannini che ha recentemente interpretato Papa Leone XIII in Francesca Cabrini.
Tutto questo è reso ancora più deludente quando si scopre che l’unica altra modifica al materiale originale è stata un altro personaggio italiano, il cardinale Aldo Bellini. Nel film, Bellini è invece americano e interpretato da Stanley Tucci. Un affronto minore, ma comunque paternalistico. Nel caso di Ralph Fiennes che interpreta il ruolo principale, è difficile capire perché Berger ritenga che un mediatore di potere del Vaticano sia meglio interpretato da un britannico che da un italiano, data la storia e la posizione del Vaticano e del suo personale. Roma è il centro della Chiesa cattolica e le posizioni chiave del Vaticano sono spesso meglio ricoperte da qualcuno del posto.
Con le sue stesse parole, Berger dice che gli inglesi “sono meravigliosamente educati. Ascoltano tutti e probabilmente fanno le loro mosse in silenzio piuttosto che ad alta voce”. I suoi commenti riecheggiavano quelli di Fiennes, che aveva fatto affermazioni simili quando gli era stato chiesto del cambiamento: “Mi è sembrato un uomo che sembrava molto inglese, o pieno delle caratteristiche di un certo tipo di inglese che tiene i suoi pensieri chiusi nel petto. Imperscrutabile, se vuoi”.
Per riassumere, un romanziere britannico ha scritto un personaggio italiano “meravigliosamente educato” e “indecifrabile” che non sembrava specificamente italiano ai registi. Questo duo avrebbe fatto bene a mettere in pratica l’imperscrutabilità e la diplomazia del personaggio che ammiravano così tanto. È stata una decisione commerciale. Va bene. Ma di’ semplicemente che volevi conquistare il mercato di lingua inglese. Il resto non ha alcun senso.
Massimo Volpe, autore di questa recensione, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix