Il Covid-19 in Italia

In Italia 380 vittime
e 16.974 nuovi contagiati

ROMA – In lieve crescita i casi di Covid in Italia che nelle trascorse 24 ore sono 16.974 contro i 16.168 di martedì. I tamponi effettuati su tutto il territorio nazionale sono stati 319.633 con il tasso di positività salito al 5,3%. È risultato in calo il numero dei decessi, altri 380 ieri, per un totale di 115.937 vittime dall’inizio della pandemia.

Prosegue, invece, il calo dei ricoveri con le terapie intensive che sono state 73 in meno rispetto alle 24 ore precedenti, con 211 ingressi giornalieri, e sono ora 3.417 in totale. Per quanto riguarda i ricoveri ordinari sono diminuiti di 782 unità, 25.587 in tutto.

La regione con più casi odierni è risultata ieri la Lombardia con 2.722, seguita dalla Campania con 2.224, dalla Puglia con 1.867 e dalla Sicilia con 1.450. I contagi totali sono dunque 3.826.156. In aumento i guariti, che sono stati ieri 21.220, per un totale di 3.200.196.

I malati di Covid ancora attivi, in Italia, sono ora 510.023 e di questi, 481.019 pazienti sono tuttora in isolamento domiciliare.

Per quanto concerne le vaccinazioni ed i loro effetti collaterali è stato ieri pubblicato il terzo rapporto di farmacovigilanza dell’Aifa. “Sono state 46.237 le segnalazioni di reazioni avverse, su un totale di 9.068.349 dosi somministrate, con un tasso di segnalazione di 510 ogni 100 mila dosi, registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021 per i tre vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso”, spiega l’Agenzia italiana del farmaco nel rapporto.

Nel frattempo, da ieri “è sospesa momentaneamente la vaccinazione con Vaxzevria (AstraZeneca)” per i militari e le forze dell’ordine in Italia “fino a nuova disposizione”. Il documento fa seguito all’ultima direttiva della struttura del commissario per l’emergenza Covid che prevede per le somministrazioni la procedura per fasce d’età e non più per attività lavorativa svolta.

Nel documento si precisa che le “dosi attualmente non utilizzate dovranno essere conservate e somministrate esclusivamente come seconda dose”. Mentre si conferma “la prosecuzione delle attività di somministrazione dei vaccini Pfizer e Moderna limitatamente al personale sanitario e al personale a cui è stata già inoculata la prima dose”.

Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ribadito che il vaccino AstraZeneca è efficace e sicuro. “Su 32 milioni di vaccinazioni effettuate e 222 segnalazioni sono stati registrati 86 eventi avversi e, di questi, 18 sono risultati fatali”, ha detto riferendosi al vaccino che, dopo le segnalazioni relative a rari casi di trombosi, in Italia è stato raccomandato per gli over 60. Chi ha ricevuto la prima dose AstraZeneca riceverà anche la seconda dose dello stesso farmaco.

Quanto invece all’impatto psicologico della pandemia, il 16,5% della popolazione italiana ha manifestato sintomi di depressione, ma fra i più giovani si sale al 34,7%, più del doppio. È quanto emerge dalla ricerca “Gli italiani e il Covid-19. Impatto socio-sanitario, comportamenti e atteggiamenti della popolazione Italiana”, realizzato da Fondazione Italia in Salute e da Sociometrica.

Il dato preoccupante, si legge nel rapporto, è confermato da un’altra differenza che si riscontra nel numero proporzionale di persone che avverte disagi psicologici: è il 27,1% nella media della popolazione, arriva al 40,2%, quasi il doppio, fra i giovani.

Il malessere si trasforma in un cambiamento di comportamenti: uscire di meno, vedere meno persone; fare meno cose, e questo disagio non si “compensa” con meccanismi di “addiction”.

È evidente, per altro, il nesso causale: sono proprio quei comportamenti impediti o resi più difficoltosi, o auto-censurati che provocano il malessere. E di questo sembrano averne piena consapevolezza. Appunto senza “fughe” altrove.

L’unico fattore che sembra meno impressivo sui giovani sono le difficoltà del sonno che restano in linea con la media generale.

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