Il Covid-19 in Italia

In Italia 23.649 nuovi contagiati
e 501 vittime

ROMA – Sono stati ieri 23.649 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, insieme ad altre 501 vittime. I tamponi molecolari e antigenici effettuati su tutto il territorio nazionale, nelle ultime 24 ore, sono stati 356.085. Il tasso di positività è dunque sceso al 6,6%, in calo dello 0,2% rispetto a mercoledì.

Risultano essere 3.681 i pazienti tuttora ricoverati nei reparti ospedalieri di terapia intensiva, 29 in meno di mercoledì nel saldo tra entrate e uscite, mentre gli ingressi nei reparti di rianimazione Covid sono stati 244. Nei reparti ordinari di malattie infettive, invece, restano ricoverate 28.949 persone, in calo di 231 unità rispetto alla giornata di mercoledì.

Ieri sono state somministrate in Italia 282.158 dosi di vaccino anti-Covid, il massimo in un giorno da inizio campagna, più vicino all’obiettivo di trecentomila somministrazioni al giorno fissato nel piano nazionale per la fine di marzo.

Nel frattempo, sempre sul fronte vaccini, si è verificato un episodio che ha riguardato un ottantenne di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, e che ha destato sconcerto e preoccupazione. Dovevano iniettargli il vaccino Pfizer, ma per errore gli hanno fatto una dose di AstraZeneca. Un errore grave, ancora di più se a ricevere la dose è un anziano cardiopatico e con altre patologie a carico. E quando una volta a casa, con il passare delle ore, arriva la febbre alta e forti dolori, la preoccupazione per i familiari è aumentata ancora di più. Un vero stato di ansia per la salute dell’ultraottantenne. Hanno passato insomma una brutta giornata tutti in famiglia, l’anziano con la febbre e i dolori e il figli preoccupato che quella reazione fosse dovuta all’errore: un conto è fare un vaccino appropriato per i più deboli e un altro è sapere che la dose è di quelle che avrebbe qualche controindicazione in più.

La dose sbagliata è stata somministrata domenica al centro vaccini allestito al Palasport di San Benedetto. La febbre è rimasta alta per una intera giornata, poi man mano le condizioni di salute dell’anziano sono migliorate. Impossibile stabilire quali sarebbero stati gli effetti collaterali se avesse ricevuto la dose Pfizer. Resta il fatto che “nessuno dalla Asur – hanno raccontato i familiari – si è fatto sentire se non altro per sincerarsi sulle condizioni di salute del nonnino dopo che un’infermiera gli aveva somministrato un vaccino diverso da quello indicato da una dottoressa in base alle patologie dell’uomo. L’infermiera, non accorgendosi della cosa, aveva iniettato l’AstraZeneca”.

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