Il Commento

Usare i bambini per falsa discriminazione
contro i fiduciari studenteschi

TORONTO – Ecco un punto di discussione: i diritti e le garanzie costituzionali rimangono validi se qualcuno è “offeso” dalla loro esistenza?

Alcuni “personaggi” sono offesi dal fatto che i cattolici abbiano diritti confessionali garantiti dal Constitution Act, 1982 (ex British North America Act, 1867), ri-applicati dalla Carta dei Diritti e sostenuti dal Codice dei Diritti Umani. In particolare, hanno diritto alle proprie scuole, dove i loro valori culturali/religiosi devono essere insegnati e dove devono prevalere.

La Provincia detta il curriculum accademico laico.

Non c’è discriminazione religiosa. Il trentadue per cento (32%) dei residenti dell’Ontario si identifica come cattolico. Contribuiscono attraverso le loro tasse (proprietà e altro) a quelle scuole e a quelle che operano come scuole pubbliche.

Se non si è cattolici, non si è costretti a frequentare le scuole cattoliche. Loro e i loro genitori hanno delle scelte.

Ciò che è offensivo è che alcuni cattolici, che potrebbero non essere fedeli ai diritti costituzionali guadagnati che detengono come membri di un gruppo di fede, decidono che possono cercare una carica come fiduciari cattolici eletti e quindi procedere a tradire i loro obblighi abbattendo tali diritti.

Almeno tre amministratori fiduciari del Toronto Catholic District School Board non sono nemmeno qualificati per cercare una carica perché non soddisfano la qualifica di residenza.

Altrettanto offensivo è il fatto che i leader religiosi locali (sacerdoti, vescovi e cardinali) non hanno la forza d’animo per difendere i diritti dei loro fedeli.
Otto amministratori fiduciari dello stesso TCDSB hanno rinnegato il loro giuramento d’ufficio. Stanno per giurare fedeltà al magistero che sosterranno e promuoveranno i valori cattolici come indicato dal rappresentante del papato – senza il quale non esiste un sistema scolastico cattolico.

Non è necessario essere cattolici per essere cittadini canadesi, ma i non cattolici non possono dettare ciò che i cattolici possono o dovrebbero tenere come dottrina religiosa. Può darsi che ci sia diversità di pensiero e filosofia religiosa. Tuttavia, le persone sono membri di un gruppo religioso perché condividono una visione comune della loro particolare cultura.

Se altri vogliono criticare quella cultura, buon per loro; ma non hanno alcun affare nel cercare di portare a bracconieri i loro diritti costituzionali, specialmente non sotto alcune pretese speciose di discriminazione religiosa. Un assalto furtivo ai diritti di un altro è offensivo quanto un attacco frontale.

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