Il Commento

TCDSB, Principles Integrity
dalle stelle alle stalle

TORONTO – Principles Integrity, una società che ha fornito al TCDSB consulenza legale relativa alle questioni del Codice di condotta dei trustee (l’Integrity Commissioner, IC), ha comunicato oggi al TCDSB che non fornirà più servizi al consiglio scolastico.

Il suo contratto, del valore dichiarato di $ 63.000 all’anno, era scaduto nell’ottobre 2021. Non è stato chiarito se tale somma rappresenti una ritenuta, una tantum o sia un tetto annuale per i servizi calcolato sui suoi $ 230 all’ora di canone di servizio addebitato ai clienti. Né la società né il TCDSB hanno ritenuto necessario informarsi reciprocamente della scadenza. Le richieste via e-mail di commento al TCDSB sono rimaste senza risposta.

Ironia della sorte, Principles Integrity ha continuato a “indagare” sui reclami presentati contro i trustee da membri del pubblico e da altri fiduciari. Mentre le sue segnalazioni in passato tendevano alla riservatezza “per proteggere” le questioni relative alla privacy delle parti nelle indagini, recentemente le loro “disposizioni” – rilievi e conclusioni – sono state segnalate pubblicamente al Provveditorato.

Alcuni, tra cui il Corriere Canadese e il suo editore, hanno suggerito che ciò potrebbe essere interpretato come un'”armamento” del ruolo dell’ufficio del Commissario per l’integrità per reprimere le critiche, legittime o percepite. Tali critiche hanno raggiunto l’apice in una riunione speciale del Consiglio il 16 maggio 2022.

Due trustee, Daniel Di Giorgio e Michael Del Grande, si sono opposti con veemenza al fatto che, a loro parere, qualcuno li stava prendendo di mira e che l’IC, inappropriatamente e ingiustamente, li aveva indagati. Hanno criticato chiunque avesse autorizzato la presentazione pubblica del rapporto dell’IC prima che fosse discusso “a porte chiuse” dai trustee.

In un acceso e aspro dibattito in seduta pubblica, entrambi i fiduciari hanno avvertito che i loro diritti alla loro reputazione sarebbero stati spazzati via e che avrebbero cercato rimedi legali. Durante il dibattito sono emerse preoccupazioni sulla disponibilità di una copertura assicurativa per i fiduciari. Non ne hanno. Le risposte del Direttore e del suo legale esterno parlando a nome del Consiglio dicevano in effetti: peggio per voi.

I Rapporti dell’IC sono stati visti come un “insabbiamento” dei trustee più frequentemente oggetto di reclami da parte del pubblico. Inoltre, sembrano essere eccessivamente favorevoli alla posizione di alcuni trustee le cui posizioni su questioni relative agli aspetti socioculturali delle scuole cattoliche e ai diritti dei genitori sono state dirompenti.

La loro legittimità a ricoprire la carica è stata messa in discussione nelle nostre pagine, ma il Corriere non ha mai sporto denuncia, come richiesto, per l’intervento dell’IC. Tuttavia, Principles Integrity ha condotto un’indagine sulle nostre affermazioni secondo cui il fiduciario Rizzo non soddisfaceva il requisito di residenza per cercare e ricoprire una carica nel Provveditorato.

Qual era l’interesse pubblico? Quell’interesse, o la sua assenza, lunedì ha spinto alcuni trustee imparziali a “rimandare”, a una data successiva, l’esame del rapporto dell’IC relativo alle accuse [insostenibili] mosse contro i trustee Di Giorgio e Del Grande.

Cosa fa ora il TCDSB con tutti i rapporti archiviati dallo stesso IC dal 1° ottobre? Sono “azzerati” perché Principles Integrity ha implicitamente riconosciuto di aver oltrepassato la sua autorità?

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