Il Commento

Simboli di “progresso”
dalle aule agli altari

È stato un momento shakespeariano in stile “et tu Brute”. La “guida” dell’arcivescovo cattolico Cardinale sui temi della religione e della fede ha subìto una totale sconfitta.

Nelle prime ore del venerdì mattina, gli stessi fiduciari/trustee (compresi gli amministratori didattici) del consiglio scolastico che hanno giurato di sostenere i suoi insegnamenti [cioè, del magistero] nelle scuole cattoliche hanno preso per il naso lui e, per estensione, tutti coloro che sostengono la Chiesa.

Martedì, il cardinale aveva inviato una lettera ai fiduciari del consiglio delle scuole cattoliche di Toronto e al più ampio pubblico cattolico della sua diocesi, spiegando gli insegnamenti della Chiesa sull’incongruenza insita nel sostenere un’equivalenza fra la “croce” e la “bandiera dell’orgoglio”. I sindacati degli insegnanti cattolici, l’amministrazione didattica del Toronto Catholic District School Board (TCDSB) e la maggioranza dei trustees hanno risposto con un “Vaffa”.

Le scuole cattoliche di Toronto saranno ora obbligate a fare tre cose: dichiarare giugno il mese dell’orgoglio, sventolare la bandiera dell’orgoglio al centro amministrativo TCDSB e in tutte le scuole TCDSB. Non tutti i fiduciari erano d’accordo: Nancy Crawford, Mike Del Grande, Theresa Lubinski e Garry Tanuan erano contrari a tutte e tre le misure; Joe Martino solo all’ultima.

Gli altri – Frank D’Amico, Markus De Domenico, Daniel Di Giorgio, Norman Di Pasquale, Angela Kennedy, Ida Li Preti e Maria Rizzo – hanno votato a favore della “bandiera” e contro “la croce”.

Tutti i fiduciari avevano giurato di sostenere gli insegnamenti del magistero su ciò che costituisce il cattolicesimo come condizione per ricoprire un incarico. Devono farlo di nuovo il prossimo novembre. L’autorità del magistero è riconosciuta dalla Costituzione ed è un prerequisito della legge sull’istruzione pubblica dell’Ontario affinché le scuole siano classificate come cattoliche. Se non c’è “nessun legame di fede” non possono esserci scuole cattoliche, ha affermato l’avvocato Joseph Markson in una precedente delegazione.

Da un punto di vista legale, a meno che il TCDSB non si riconcili con il cardinale, i fiduciari e i docenti potrebbero essere tutti denunciati in tribunale e rimossi dai loro incarichi. L’avvocato Geoffrey Cauchi ha ammonito, in una comunicazione scritta di 46 pagine, che qualsiasi elettore cattolico può presentare un ricorso alla Corte per far sì che ciò accada.

Più immediatamente, da una prospettiva di fede-religione, lo scisma tra [alcuni] fiduciari e il cardinale suggerisce che i cattolici di Toronto potrebbero ora ricevere “certificazioni religiose” su questioni di fede dai sette fiduciari. Possono ignorare il Cardinale e qualsiasi membro del suo clero ancora fedele ai suoi insegnamenti.

Uno di quei sacerdoti, un p. Simoes, è stato ridicolizzato e sminuito dai sette. Potrebbe essere un segno di cose a venire. Il direttore, Brendan Browne, che è il delegato responsabile operativo del TCDSB, quando gli è stata chiesta davanti al Consiglio la sua interpretazione della lettera del cardinale ha risposto che aveva un rapporto “mentor-mentee” (maestro-alunno) con il cardinale Collins ma era – curiosamente – impreparato a condividere quella guida con il provveditorato.

Nessuna delle delegazioni in rappresentanza della mozione aveva qualcosa di sostanziale da offrire a sostegno della propria posizione. Quando il fiduciario Lubinski ha chiesto fatti e dati che lei e il pubblico avrebbero potuto digerire prima del voto, nessuno di questi era disponibile. “Esperti” ed “esperienze” erano entrambi assenti.

Sembrava logico aspettarsi che il capo del sindacato degli insegnanti, Julie Altomare-DiNunzio, sostenesse la sua stessa affermazione di [omofobia sistemica e bullismo] nelle scuole con i numeri, ha rifiutato. I suoi insegnanti sono responsabili dell’ambiente che apparentemente genera quelle condizioni. Ironia della sorte, ha sostenuto la chiusura delle scuole perché sono un terreno fertile dal punto di vista medico per il Covid-19.

Ma questo è il tipo di “dibattito” che ha prevalso. Nessuno si è accorto che le scuole sono state chiuse e che probabilmente rimarranno così per il resto “dell’anno accademico”. Lo ha già segnalato il ministro Lecce, avvertendo che le persone dovrebbero prepararsi per l’apprendimento a distanza tutto l’anno.

Tutti gli indicatori danno credito a lui come il principale motivatore dietro il movimento Pride per eliminare il cattolicesimo dal sistema scolastico. Alcuni genitori si stanno radunando intorno alla posizione di Cauchi per “reagire” nei tribunali.

Potrebbe essere la loro unica risorsa; le Chiese, come le scuole, sono virtualmente in lockdown.

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