Il Commento

Lecce, danneggi l’immagine
degli Italiani: vattene

TORONTO – Lecce, deputato di King-Vaughan e ministro dell’Istruzione, ha visto esposta parte del suo sgradevole passato all’imbarazzo di tutti coloro che sono legati a lui, direttamente e indirettamente. Mentre era all’università, come membro di una confraternita per figli di genitori indulgenti, amava partecipare a giochi come “l’asta degli schiavi”. Le persone venivano messe in vendita e dovevano eseguire le richieste dell’acquirente per un determinato periodo di tempo. Siamo nel ventunesimo secolo.

No, non è un peccatuccio tipico dei giovani oziosi con tanto tempo a disposizione e, soprattutto, tantissimi soldi di famiglia per aiutarli a sperperare i propri beni e la propria reputazione. Alcuni respingono questi dissoluti momenti di condivisione dei “ragazzi della confraternita” e i loro eccessi di “sesso, droga e rock and roll” come semplici riti di passaggio.

Apparentemente questi “riti” rappresentano momenti di condivisione che si avvicinano agli “obblighi religiosi” di “seminare la [propria] avena selvaggia” prima di stabilirsi per mettere su famiglia. Danno forma ai tratti caratteriali futuri.

È la maledizione di tutte le famiglie in ascesa di una, due o tre generazioni rimosse dalle economie rustiche e dalle rigide restrizioni morali nello stile della Cavalleria Rusticana indicate per coltivare un senso di dignità personale e di rispetto per gli altri. È da origini così umili e dignitose che ha avuto origine la famiglia Lecce, come tante altre nella comunità italiana.

La partecipazione di Stephen Lecce alle “aste di schiavi” è una totale negazione di quei valori. La schiavitù, essenzialmente, è la riduzione del valore di un’altra persona al nulla: beni mobili da acquisire o spogliare a proprio piacimento, “stuprati” a volontà impunemente, perché questo è l’unico scopo della vita dello schiavo. Nessuna scusa può nascondere il fatto che il comportamento di Lecce si è manifestato quando era già adulto.

Questo è ciò che il governo apprezza nel suo ministro dell’Istruzione? L’ex Ryerson University ha cancellato il suo nome perché il suo omonimo, Egerton Ryerson, ha istituito il sistema di istruzione pubblica (pre-confederazione) che alcuni hanno scelto di associare ai mali inflitti ai popoli indigeni.

I sedicenti gruppi di sostegno politico come “Nonnas for Stephen” si glorieranno dell’imbarazzo che suscita nei loro confronti? I loro genitori fecero sacrifici per sfuggire alla servitù e alla quasi schiavitù in una società di tipo semi-servitù imposta loro prima delle riforme agrarie nel tardo periodo industriale in Italia.

Oltre 40.000 persone a King-Vaughan hanno la stessa eredità italiana.

Lecce ha avuto il privilegio di dirigere uno dei due ministeri più importanti del governo. Qual è il suo contributo al sistema educativo?… Esatto. I lettori del Corriere sapranno il perché. La sua bussola morale e i suoi obiettivi nella vita sono stati plasmati nella casa della confraternita Sigma Chi. Se l’è lasciata alle spalle? Evidentemente no, secondo il video promozionale per Sigma Chi Fraternity da lui autorizzato (per vederlo, cliccare qui).

Come insegna il vecchio proverbio, a chi molto è dato, molto è atteso. Lecce non sembra essere all’altezza del compito, soprattutto data la sua inclinazione a “moralizzare” contro gli altri in modo da ottenere ciò che vuole. Certo, gli altri partiti politici stanno vivendo una giornata campale con i suoi guai.

Dovrebbe andarsene prima che offuschi l’immagine politica dei suoi colleghi e porti ulteriore vergogna alla sua comunità [italiana].

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