Il Commento

Affidabilità e carattere:
questioni eterne in ogni elezione

TORONTO – Alcune cose semplicemente non hanno l’odore giusto. Quindi, non mangiarle. Il pasto non sembra appetitoso all’occhio, probabilmente non lo è. Due sensi biologici spesso entrano in funzione prima di attivare il nostro intelletto. Divertente come la politica a volte sia come mangiare.

È ironico quanto diciamo che dipendiamo dai dibattiti per giustificare il nostro voto. Chi ha pensato che fosse un’idea intelligente condurre un dibattito all’1 del pomeriggio? Alzi la mano chi ha visto il dibattito della campagna provinciale. Molto probabilmente, se l’affluenza alle ultime elezioni è un indicatore, il 43% non avrebbe potuto interessarsene di meno.

Il 57% che avrebbe potuto essere interessato è stato lasciato a setacciare il solito blaterare partigiano da parte dei lobbisti che avanzano i punti di discussione del loro candidato datore di lavoro. Se si volesse confrontare e contrastare le visioni macro socioeconomiche dei contendenti, sarebbero sfortunati.

Se “puntare il dito” e moralizzare in un ambiente moderno e “woke” è il tuo stile, avresti avuto gran successo martedì.

L’NDP si è rallegrato di sottolineare che i liberali, il giorno precedente, avevano respinto una candidata aborigena, un’avvocata, perché aveva ammesso di essere stata una prostituta in precedenza. Preferivano invece uno studente liceale diciottenne (con credenziali discutibili a quanto pare).

L’NDP aveva precedentemente respinto la candidatura di uno dei propri MPP di Hamilton-Stoney Creek per ragioni inspiegabili. Nel frattempo, hanno accolto un candidato al Toronto Centre che è stato coinvolto in odiose attività antisemite come consigliere e che ora sta apertamente vomitando odio anti-cattolico per giustificare la sua obiezione alle scuole separate.

I liberali rimangono al fianco della loro candidata a Humber-River Black Creek, Ida LiPreti, nonostante il suo altrettanto odioso veleno anticattolico e la sua abitudine ad associare il cattolicesimo con l’omofobia e la transfobia. Continua tutt’ora a svolgere sua carica di trustee nel provveditorato Toronto Catholic District School Board.

Per non essere da meno, il PC ha alcuni scheletri propri. Mike Tibullo, attuale MPP a Vaughn-Woodbridge, è riuscito nelle elezioni del 2018 nonostante avesse presentato Statements of Claim (denunce) contro i suoi stessi clienti.

Quando un altro quotidiano di Toronto ha “scoperto” il suo passato, il premier ha sminuito il suo status nel governo, non una, ma due volte.

La Law Society non sembra essersi mossa contro di lui. Gli è stato concesso ancora permesso di cercare la rielezione.

Il suo collega di King-Vaughan, Stephen Lecce, si trova in “sotto aceto” (in inglese, “in a pickle”). All’università, avrebbe partecipato alla pratica conosciuta con il nome di “aste di schiavi”. Già allora una pratica odiosa.

La prassi di come limitare il danno di comunicazione è quella di scusarsi immediatamente e cercare di andare avanti.

Per le scuse, facile, ma il passaggio alla partenza potrebbe essere più difficile. Potrebbero non essere più il portavoce “woke” ideale nel governo o nel partito.

Il punto di tutto questo è che “il record” più importante per l’elettore è quello di “carattere” non della politica economica del Partito ridotta in slogan tipo “buck a […]”, cioè non costerà più di un dollaro.

Il pasto più sano è quello che sembra buono e supera il test dell’olfatto.

PER LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI: https://www.corriere.ca/il-commento/

More Articles by the Same Author: