TORONTO – Il Columbus Centre continuerà a chiamarsi Columbus Centre. Proprio così. Dopo aver scongiurato, con una mobilitazione durata più di un anno la sua demolizione, la comunità ha bocciato la rinominazione del centro comunitario voluto e creato dagli italo-canadesi.
È iniziata circa due anni fa la pratica di cambiare a vie, piazze, centri comunitari i nomi legati a personaggi storici controversi, se non addirittura sostenitori o protagonisti di ideologie razziste o schiavistiche. Lo scorso luglio, ad esempio, il comune di Toronto ha approvato il cambio di nome per Dundas Street.
Anche Villa Charities – che afferma di aver ricevuto “richieste e feedback su questo problema” si è mossa in questa direzione. “In quanto leader della comunità italo-canadese, credevamo di avere l’obbligo di impegnarci in questa discussione necessaria e pertinente”, si legge sul suo sito web.
Da gennaio ad aprile 2022 ha quindi condotto tramite Strategic Counsel, un sondaggio nel quale chiedeva agli interpellati l’approvazione per dare al Columbus Centre un altro nome.
Il supporto, ha concluso Villa Charities, è stato “limitato”. “Dalle interviste e sondaggi è emerso che un cambio di nome causerebbe probabilmente più divisioni”, afferma.
L’esploratore genovese è un simbolo identitario per qualcuno, di colonialismo e razzismo per altri. Ma la storia e gli avvenimenti del passato, belli o brutti che siano, non si possono cancellare con un colpo di spugna. Pensare ad esempio che furono responsabili del colonialismo solo negrieri e mercanti di schiavi non è corretto, perché secoli di civiltà e di ricchezze hanno le loro mani sporche di sangue, e di quei secoli noi siamo i discendenti.
Non serve abbattere le statue o cambiare il nome delle strade se siamo noi a non cambiare. Nel bene e nel male Cristoforo Colombo ha scritto una importantissima pagina di storia. Cambiare il nome al Columbus Centre non servirebbe a nulla. Per la comunità di origine italiana – e non solo – quel grande edificio all’incrocio di Lawrence e Dufferin è e rimarrà sempre il Columbus Centre. E come quando le ruspe stavano entrando in azione per abbatterlo, la comunità italo-canadese ha respinto con decisione anche quest’ultima proposta di Villa Charities.