Guerra commerciale, si lavora sull’accordo. Il ministro Joly: Siamo nella giusta direzione con gli Usa
TORONTO – Superare la fase di stallo, fare un passo avanti nella trattativa e gettare la basi per un futuro accordo che sia solido e duraturo. È questo l’obiettivo dichiarato del governo federale, impegnato in queste settimane nel negoziato con gli Stati Uniti per porre fine una volta per tutte alla guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Fino a questo momento, a dire il vero, di progressi concreti in quella direzione non se ne sono registrati. Nemmeno l’incontro alla Casa Bianca tra Mark Carney e Donald Trump ha sbloccato la situazione, nonostante le dichiarazioni di facciata improntate sull’ottimismo. I fatti al momento ci raccontano una situazione problematica, con il Canada che continua ad essere l’unico Paese del G7 a non aver ancora incassato un accordo sulle tariffe con l’amministrazione americana e con i dazi che continuano a zavorrare la nostra economia.
Detto questo, il primo ministro continua a professare la sua fiducia verso un accordo che, a suo dire, non è così lontano. Anche perché all’orizzonte c’è un appuntamento decisivo come la ridiscussione del trattato Cusma, l’accordo di libero scambio che fino a questo momento ha fatto da scudo a circa l’85 per cento delle merci canadesi esportate negli Stati Uniti e che quindi non sono state soggette ad alcun dazio doganale. Insomma, siamo di fronte a una partita che è ancora tutta da giocare e in queste settimane la parola d’ordine nelle stanze del potere a Ottawa è solo una: prudenza.
A cercare di rasserenare gli animi, ultima in ordine di tempo, è stata Melanie Joly (nella foto in alto), che ha ribadito quanto detto nei giorni scorsi dai suoi colleghi di governo: il governo è impegnatop nel raggiungere un accordo durato con la Casa Bianca e nonostante le battute d’arresto, un esito positivo del negoziato è alla portata del governo di Ottawa.
Secondo il ministro dell’Industria i negoziati commerciali tra Canada e Stati Uniti stanno “andando nella giusta direzione” e le aziende canadesi si stanno riposizionando per allontanarsi dall’eccessiva dipendenza dal commercio americano.
Joly ha spiegato i suoi insegnamenti fatto riferimento all’incontro del primo ministro Mark Carney con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a Washington all’inizio della scorsa settimana.
“Penso che abbiate visto che c’è stata una discussione e un tono molto rispettosi tra il primo ministro e il presidente”, ha detto Joly. Il ministro ha aggiunto che il faccia a faccia con Trump è importante perché il presidente è in ultima analisi il negoziatore. “Sappiamo che non è stato raggiunto alcun accordo. Sappiamo che i negoziati stanno andando nella giusta direzione”, ha continuato.
Mentre l’attenzione iniziale è su un accordo relativo ai settori dell’acciaio, dell’alluminio e dell’energia, Carney ha detto mercoledì che le due parti stanno “lavorando sulle modalità di un accordo automobilistico” e su una sorta di soluzione alle tariffe punitive sul settore forestale.