TORONTO – Greenbelt, caos Sanità, trasporti. Sono stati questi i temi al centro del duro scontro politico ieri a Queen’s Park durante il question period, il primo dopo 19 lunghissime settimane di pausa estiva. Il clima infuocato, con la leader dell’opposizione Marit Stiles e quella del Partito Liberale Bonnie Crombie che hanno preso di mira il primo ministro Doug Ford, ha una motivazione ben precisa: l’ipotesi sempre più concreta di voto anticipato. Le elezioni provinciali, infatti, sono in programma per il giugno del 2026, ma ci sono numerose indicazioni – non ultima, il fatto che il premier ufficialmente si rifiuti di escluderlo – che portano a ipotizzare il ritorno alle urne con un anno di anticipo. I partiti quindi stanno scaldando i motori, con l’esecutivo conservatore che spinge sulla sua agenda di governo accompagnata da annunci che hanno un chiaro sapore elettorale, come quelli sui trasporti – la costruzione di un tunnel sotto la 401, lo stop alle bike lanes – o le novità sul fronte della Sanità.
E in questo frangente Ford ha addirittura giocato d’anticipo. Mentre in mattinata la Crombie ha attaccato duramente il governo sul suo presunto immobilismo nel settore sanitario – liste d’attesa, pronto soccorso inefficienti, mancanza di medici di base a soddisfare le crescenti esigenze della popolazione – il governo ha annunciato la nomina dell’ex ministro federale della Sanità liberale Jane Philpott alla presidenza del Primary Care Action Team – una nuova agenzia governativa che deve supervisionare i tentativi di collegare ogni cittadino dell’Ontario alle cure primarie entro i prossimi cinque anni.
L’Ontario Medical Association afferma che ci sono più di 2,5 milioni di abitanti dell’Ontario senza un medico di famiglia.
Philpott, preside della Facoltà di Scienze della Salute della Queen’s University e direttore della sua School of Medicine,ha accettato la nomina e ha sottolineato il suo obiettivo primario: vedere il 100% degli abitanti dell’Ontario legati a un medico di famiglia o a un infermiere che lavorano in un team finanziato con fondi pubblici.
Il ministro della Sanità dell’Ontario, Sylvia Jones, afferma che non c’è nessuno di cui si fida più di Philpott per raggiungere questo obiettivo.
Il nuovo ruolo di Philpott come presidente di un nuovo team di azione per le cure primarie presso il Ministero della Salute inizia il 1° dicembre e il governo afferma che attingerà a un modello interprofessionale di cure primarie che ha progettato con i colleghi del Frontenac, Lennox e Addington Ontario Health Team.
Il governo afferma che il piano includerà “la garanzia di un servizio migliore nei fine settimana e dopo l’orario di lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi per i medici di famiglia e altri professionisti delle cure primarie e il miglioramento delle connessioni con gli specialisti e gli strumenti digitali”.
Ma per le opposizioni siamo davanti al classico “troppo tardi, troppo poco”. Secondo l’Ndp questa nomina rappresenta una goccia nell’oceano, visto la stato di salute davvero pessimo dalla sanità pubblica in Ontario. Per la leader neodemocratica il governo dovrebbe tornare ad investire pesantemente sulla Sanità pubblica, mentre negli ultimi anni – sostiene la Stiles – Doug Ford ha aperto la porta ai privati in Ontario.
Nella foto in alto: Queen’s Park, sede del parlamento provinciale in Ontario
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