TORONTO – Non si spegne la polemica sul lungo e travagliato processo di formazione del nuovo governo. Il primo ministro Justin Trudeau ha annunciato che il giuramento dei nuovi componenti dell’esecutivo avrà luogo il 26 ottobre, mentre la prima seduta della House of Commons con i deputati eletti nelle elezioni del 20 settembre è stata programmata per il 22 novembre.
La tabella di marcia stabilita dal leader liberale non è affatto piaciuta alle opposizioni, che hanno denunciato i ritardi e stigmatizzato la tempistica voluta da Trudeau. I conservatori non hanno nascosta la propria insoddisfazione, non solo per i ritardi accumulati nella formazione del nuovo esecutivo, ma anche per la decisione di convocare la prima seduta parlamentare oltre due mesi dopo il voto.
“Riteniamo – ha dichiarato il capogruppo alla Camera conservatore Gerard Deltell – che sia sbagliato, nel bel mezzo della quarta ondata della pandemia di Covid-19, che ci sia un’attesa di 63 giorni prima di ritornare a lavorare in parlamento. In questi 63 giorni i deputati avrebbero potuto svolgere le loro funzioni alla House of Commons e affrontare questioni di carattere vitale come la pandemia, l’inflazione, le difficoltà del mondo del lavoro e un alto numero di altri temi molto importanti per i canadesi”.
La polemica è poi scivolata, ancora una volta, sulla reale necessità di andare al voto, una mossa voluta da Trudeau, con le elezioni che hanno riprodotto nella sostanza una Camera dei Comuni con gli stessi rapporti di forza tra i partiti e ancora una volta, come era già accaduto con le elezioni del 2019, un governo di minoranza, sostenuto cioè da una maggioranza relativa e non assoluta dei deputati. “Queste elezioni sono costate 600 milioni di dollari – ha aggiunto Deltell – e sono state solamente un tentativo di Trudeau di conquistare maggiore potere per avere un governo di maggioranza. L’operazione non è riuscita e adesso lui non ha alcuna fretta di tornare al lavoro”.
Al di là della polemica politica, resta il fatto che i tempi per la formazione del governo e per il riavvio dei lavori parlamentari dopo il voto sono davvero lunghi. Anche perché, guardando alla tabella di marcia del primo ministro, dobbiamo aspettarci il nuovo Discorso dal Trono che sarà letto dalla governatrice generale Mary May Simon, quindi un voto di fiducia, poi la formazione delle varie commissioni parlamentari: fatto questo ci troveremo già intorno a metà dicembre, con il parlamento che dovrà chiudere per la pausa invernale.
Insomma, come hanno rilevato i partiti di opposizione, i tempi sono strettissimi, tenendo conto anche del fatto che il governo ha bisogno della House of Commons per rinnovare alcune scadenze importanti, come l’estensione dei benefici e degli aiuti federali attivati durante la pandemia a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese canadesi.
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