TORONTO – Avrebbe potuto essere un evento programmato dai media, per un importante torneo sportivo: nel calcio, le finali per la Champions League, nel basket, March Madness. Un giorno, due organizzazioni di parte, due incontri di riscaldamento, due personalità, due grandi reti televisive, due “folle” che tifano per il loro campione. Ma questa era l’ultima fase di un’imminente elezione federale. Liberali e conservatori hanno fatto sfilare i loro gladiatori per un ultimo esame pubblico prima dell’evento principale.
Nel caso ve lo foste perso, ci sono già state vittime importanti. L’NDP ha cessato di esistere a livello numerico: è sceso nell’opinione pubblica ad un trascurabile 15% (a livello nazionale) e sta perdendo così tanto sangue che i suoi organi vitali potrebbero essere assorbiti dai Liberali. Il Bloc Quebecois… beh, il suo messaggio è oscurato dalla crescente consapevolezza che ciò che ci rende “diversi” è il nostro “non [essere] americani“.
Altri “segni vitali” sono stati verificati ieri. Ad esempio, la rete televisiva, CTV, ha trasmesso il discorso del suo [presunto]“paladino”, Pierre Poilievre, (dal vivo, e non è un gioco di parole) da London, davanti ad una folla stimata in 3.000 persone. L’emittente pubblica, la CBC, ha radunato le sue immense risorse, più tardi, a Ottawa, dove si dice che 1.000 fedeli del partito (compresi i familiari dei parlamentari e loro staff) si siano radunati per ascoltare i risultati del voto nazionale per il nuovo leader.
Le immagini suggerivano delle nette differenze che potrebbero determinare come il pubblico risponderà, andando avanti. Nel primo, una presentazione “colorata”, naturale, briosa. Nel secondo, una combinazione più cupa di colori e messaggi.
Entrambe, devono essere state scelte fatte per uno scopo. In ogni caso, Mark Carney è emerso come leader del Partito Liberale con l’85,9% dei circa 150.000 “membri che hanno votato” del Partito Liberale, in tutta la Nazione.
E nessuna organizzazione politica può funzionare senza denaro. Le somme raccolte confermano un distacco altrettanto impressionante nella capacità di radunare le risorse da parte dei concorrenti: il 77% dei circa 4,57 milioni di dollari raccolti, dall’inizio della campagna, è stato fatto dal team di Carney.
Le cifre sono state messe a nudo per dimostrare che un pubblico scettico è tornato all’ovile liberale con i suoi libretti di risparmio. I Conservatori hanno apparentemente accumulato una vera e propria fortuna durante i giorni bui dell’era Trudeau.
Quei giorni sembrerebbero essere finiti, da qui la presenza di un venerabile ex Leader/PM, Jean Chretien, per segnalare che “tutto è perdonato ed il nostro resta il Partito di tutte le cose buone e fattibili“.
Ora, spetterà al pubblico stabilire se il nuovo quarterback è un vero numero dieci.
Traduzione in Italiano – dall’originale in Inglese – a cura di Marzio Pelù
Nella foto in alto, Mark Carney davanti ad una platea di circa mille “fedelissimi” (foto dalla sua pagina Facebook)