Canada

Gli immigrati sono un quarto della popolazione

TORONTO – Che il Canada sia la ‘terra promessa’ per molte persone è risaputo ma dall’ultimo censimento della popolazione emerge che nel 2021 gli immigrati costituivano quasi un quarto di tutta la popolazione e si prevede che rappresenteranno un terzo delle persone presenti nel Paese entro il 2041.

La percentuale di immigrati è la più alta dai tempi della Confederazione con il 23%, ovvero più di 8,3 milioni di persone, del Paese che erano, o erano mai stati, un immigrato recente o un residente permanente. Va notato che questa percentuale è la più alta più alta tra i paesi del G7.
Statistics Canada afferma che l’immigrazione è il principale motore della crescita della popolazione, in parte a causa dell’invecchiamento della popolazione e dei bassi tassi di fertilità nel Paese. Quest’anno, inoltre, il governo federale si è anche impegnato ad accogliere un numero record di immigrati per colmare la carenza di manodopera, con l’intenzione di accettare 431.645 nuovi arrivati ​​in Canada. Tra il 2016 e il 2021 quattro nuovi lavoratori su cinque nella forza lavoro erano immigrati.

Cambia il volto del fenomeno migratorio che, mentre In precedenza, la maggior parte degli immigrati in Canada proveniva dall’Europa, ora il numero più alto arriva dall’Asia, compreso il Medio Oriente. L’India è il Paese che guida l’immigrazione nel Paese dell’acero: secondo i dati, una persona su cinque che arriva in Canada è nata in India, il che lo rende il primo paese di nascita in relazione agli arrivi recenti.

L’ultima volta che una percentuale così grande di persone è giunta dallo stesso luogo, come risulta dal censimento del 1971, è stato quando oltre il 20% degli immigrati proveniva dal Regno Unito. Da allora la quota di immigrati dall’Europa è diminuita scendendo dal 61,6% nel 1971 a solo il 10,1% nel 2021.

Per quel che concerne la religione, il censimento di Statistics Canada, ha fotografato una realtà diversa da quella degli anni precedenti: i canadesi non sono più religiosi a un ritmo senza precedenti, con più di un terzo del Paese che non ha riportato alcuna affiliazione religiosa nell’ultimo censimento.

E mentre l’ultima tranche di dati del censimento del 2021 mostra che la percentuale di canadesi non religiosi è più che raddoppiata negli ultimi 20 anni – è al 34,6 per cento, rispetto al 16,5 per cento del 2001 – la fetta del Paese che si identifica come cristiana si è assottigliato.

Costituivano infatti il 53,3% della popolazione nel 2021, in calo dal 67,3% nel 2011 e dal 77,1% nel 2001. “Molte persone che in passato hanno segnalato di professare una religione ora non indicano alcuna affiliazione religiosa”, ha affermato Tina Chui.

Anche se la quota di persone non religiose è in aumento e il cristianesimo è in declino, altre religioni stanno crescendo, guidate in gran parte dall’immigrazione.

L’Islam è la seconda religione più comunemente segnalata in Canada nel 2021, con quasi il cinque per cento della popolazione che si identifica come musulmana, un tasso quindi più che raddoppiato dal 2001, quando la percentuale era solo del due per cento. Nel frattempo, il 2,3% della popolazione ora si riconosce indù, rispetto all’1% nel 2001.

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