Canada

“Freedom Convoy”,
ad Ottawa la polizia
passa all’offensiva

TORONTO – Da Ottawa a Vancouver, passando per Toronto Quebec City, Regina, Fredericton. Non si intravede la fine delle proteste organizzate dal cosiddetto “Freedom Convoy” contro l’obbligo vaccinale. Ma la pazienza, nella capitale, è ormai agli sgoccioli. Il chief della polizia Peter Sloly ha deciso che è giunto il momento per i suoi agenti di passare “all’offensiva” per porre fine a questa situazione. “Ho lavorato ininterrottamente 18 ore al giorno per riuscire a ottenere le risorse necessarie – ha detto Sloly – ora possiamo passare all’offensiva”.

Quella che era iniziata come una protesta contro l’obbligo vaccinale imposto da Ottawa ai camionisti si è trasformata in una opposizione a tutte le misure di salute pubblica, inclusi l’uso della mascherina e la vaccinazione.

È Ottawa finora la città più colpita dall’invasione dei camionisti avvenuta 11 giorni fa al punto che il sindaco Jim Watson ha dichiarato lo stato di emergenza.

“Occorre il sostegno di altre giurisdizioni e livelli di governo – si era lamentato nei giorni scorsi il primo cittadino – suonando clacson e sirene e con fuochi d’artificio hanno trasformato la manifestazione in una festa. Siamo in inferiorità numerica e stiamo perdendo questa battaglia”.

Il capo della polizia di Ottawa non ha nascosto la sua soddisfazione per la chiusura della pagina GoFundMe attraverso la quale il Freedom Convoy ha raccolto oltre 10 milioni di dollari. “La polizia perseguirà “aggressivamente” qualsiasi “altra via di finanziamento” per la manifestazione”, ha affermato Sloly – saremo implacabili nel perseguire i finanziamenti che hanno consentito a questa manifestazione di andare avanti fino a questo punto”.

Già domenica sera dozzine di agenti di polizia armati sono scesi nel parcheggio dello stadio di baseball che fungeva da area di sosta per i manifestanti nel centro cittadino: sono stati rimossi i veicoli e almeno una cisterna che conteneva almeno 3.500 litri di carburante. “Vergogna, vergogna”, “Siete dalla parte sbagliata della storia” e “Non finirà bene”, hanno urlato i manifestanti agli agenti. Dieci di loro sono stati arrestati e circa 450 sono le multe comminate dall’inizio della protesta.

Nel frattempo la tensione sale e ieri il giudice della Corte superiore dell’Ontario Hugh McLean ha concesso un’ingiunzione di 10 giorni per impedire ai camionisti parcheggiati nelle strade cittadine nel centro di Ottawa di suonare il clacson incessantemente.

La polizia di Ottawa ha rifiutato di fornire qualsiasi informazione riguardo presunte minacce di morte, di stupro o aggressioni da parte di membri del convoglio ai residenti della città.

Ieri i parlamentari liberali hanno criticato le recenti azioni dei manifestanti durante una conferenza stampa. “Da ciò che vediamo e dai racconti della gente, questa è molto lontana dall’essere una protesta pacifica”, ha affermato Mona Fortier, mp dell’area di Ottawa.

Il deputato del Centro di Ottawa Yasir Naqvi ha detto che “non ci sono parole” per descrivere con precisione “l’agonia” di ciò che la sua comunità sta vivendo. “Per i residenti del centro di Ottawa, questa continua a essere un’esperienza orribile”, ha affermato.

E mentre il leader dell’NDP Jagmeet Singh ha criticato Trudeau per la mancanza di leadership, dicendo che “deve essere presente” per affrontare la protesta, il primo ministro ha ribadito di non avere intenzione di incontrare una “minoranza marginale” che ha “punti di vista inaccettabili”.

Il leader liberale dell’Ontario Steven Del Duca ha invece attaccato il premier Ford che, a parer suo, dovrebbe dare una “forte risposta provinciale per porre fine rapidamente all’occupazione di Ottawa. Se fossi il premier a coloro che molestano i residenti di Ottawa direi ’vai via subito o ti verrà requisito il camion’”.

Intanto a Toronto, dove si stima che circa 2mila sono i manifestanti che si sono radunati in centro sabato, la polizia continua ad essere presente nelle vie attorno a Queen’s Park per poter intervenire qualora fosse necessario.

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