Canada

Emergenza oppioidi fra i giovanissimi, ma il Canada è impreparato

TORONTO – Continua, e cresce, l’emergenza-oppioidi in Canada: troppe, ancora, le overdose e sempre più numerosi gli adolescenti che fanno uso di sostanze come eroina e fentanil. Ma il sistema sanitario canadese è impreparato e negli ultimi anni non si è fatto abbastanza per migliorare la situazione. O, quantomeno, non sono state fatte le scelte giuste.

A rilevarlo è un dettagliato articolo di Shannon Charlebois and Shawn Kelly pubblicato ieri dal Canadian Medical Association Journal, nel quale si sottolinea sin dal titolo che ” I giovani canadesi sono coinvolti nella crisi degli oppioidi e hanno bisogno di cure”. Come si legge nell’articolo (qui), “più di 18 persone in Canada muoiono ancora ogni giorno per tossicità da oppioidi, secondo le statistiche nazionali da aprile 2024 a marzo 2025”. E, dietro a questo numero, si nasconde “una crisi ancora più scioccante: molti decessi dovuti all’offerta illecita di oppioidi si verificano tra i giovani”.

L’articolo porta l’esempio della British Columbia, dove l’uso di queste sostanze è diventato la principale causa di morte tra i 15 e i 18 anni nel 2021. “L’inizio precoce e l’escalation del consumo di oppioidi tra i giovani – si sottolinea nell’articolo – vengono trascurati. Se questa crisi non viene affrontata adeguatamente ora, i sistemi sanitari canadesi contribuiranno a perpetuare la crisi degli oppioidi per i decenni a venire”. Nel sondaggio “McCreary” sulla salute degli adolescenti del 2023, condotto su 38.488 giovani della British Columbia di età compresa tra 12 e 19 anni, è emerso che il 14% ha riferito di aver consumato sostanze diverse da alcol e cannabis e l’1% ha fatto uso specifico di eroina, fentanil o altri oppioidi (esclusi i farmaci da prescrizione utilizzati senza indicazione medica o prescritti a qualcun altro), mentre il 4% dei giovani ha provato oppioidi illeciti.

Un altro studio, l’Ontario Student Drug Use and Health Survey, ha rilevato che l’uso non medico di antidolorifici oppioidi su prescrizione è aumentato dal 12,7% nel 2021 al 21,8% nel 2023, con gli studenti dalla prima alla terza media più propensi a segnalarne l’uso rispetto a quelli dalla seconda alla quinta superiore. Nel 2021, il 9% di tutte le visite al pronto soccorso correlate agli oppioidi e l’8% dei decessi correlati agli oppioidi in Ontario si sono verificati in persone di età tra 15 e 24 anni. Inoltre, il tasso di accessi al pronto soccorso per tossicità da oppioidi nei giovani in Ontario era di 67,7 ogni 100.000 persone nel 2023.

Non solo: molti giovani che fanno uso di droghe iniziano ad usare oppioidi all’età di 10-12 anni, come descritto in un articolo del 2022 in cui coloro che avevano esperienza diretta erano coautori. E “l’uso precoce di sostanze aumenta drasticamente il rischio di disturbi da uso di sostanze in futuro e per tutta la vita”, si sottolinea nell’articolo.

Le soluzioni, in realtà, ci sarebbero. In Canada e negli Stati Uniti, le nuove linee guida cliniche della Canadian Paediatric Society (CPS) e dell’American Society of Addiction Medicine (ASAM) forniscono un quadro per il trattamento del disturbo da uso di oppioidi (OUD) negli adolescenti. Per gli adolescenti con OUD da moderato a grave, la combinazione di farmaci per l’OUD (MOUD) come buprenorfina e metadone con la terapia psicosociale basata sulla comunità si dimostra la più efficace. L’accesso immediato a farmaci salvavita è fondamentale, soprattutto quando un giovane subisce un’overdose non fatale. Sebbene l’integrazione del supporto medico e psicologico porti a risultati migliori, è necessario dare priorità all’accesso immediato a questi farmaci. Esistono poi solide prove a favore di interventi psicosociali come la terapia familiare, la terapia di potenziamento motivazionale e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che, se combinati con l’assistenza sanitaria mentale, migliorano il coinvolgimento e favoriscono il recupero a lungo termine.

Ma tutto questo in Canada non sembra possibile… troppi gli ostacoli, come le lunghe liste d’attesa, i costi elevati ed una conclamata impreparazione dei medici canadesi: nonostante l’efficacia della terapia farmacologica basata sulla dipendenza da oppiacei (MOUD), infatti, le prescrizioni tra i giovani canadesi sono diminuite, nonostante i decessi correlati agli oppioidi siano aumentati del 369,2%, passando da 2,6 a 12,2 ogni 100.000 abitanti dal 2013 al 2021, le prescrizioni di farmaci per l’OUD rilasciate ai giovani hanno raggiunto il livello più basso nel 2024. Qualsiasi medico che visiti i giovani in Canada può prescrivere buprenorfina, ma molti non hanno la formazione di base per sentirsi a proprio agio nel farlo.

Secondo i  due autori dell’articolo del CMAJ, dunque, è necessario garantire una formazione medica continua efficiente e finanziata per promuovere le competenze dei medici di base e degli infermieri specializzati disposti ad offrire cure specifiche per gli adolescenti con disturbo da uso di sostanze, inclusa la farmacoterapia che dovrebbe però essere finanziata dai sistemi sanitari pubblici canadesi, così come dovrebbero essere la terapia familiare.

“L’inerzia dei sistemi sanitari e la mancanza di investimenti per fornire servizi per le dipendenze basati sull’evidenza scientifica per i giovani sono ingiustificabili – concludono i due autori dell’articolo – poiché la crisi degli oppioidi coinvolge questa popolazione”. E qualsiasi assenza di intervento rappresenterebbe “una complicità, nel prossimo decennio, in decessi prevenibili”.

Foto di Towfiqu barbhuiya da Unsplash

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