Voto, è volata finale:
una settimana per convincere
gli indecisi

TORONTO – A una settimana esatta dal voto è partita la corsa dei partiti per convincere gli indecisi. Si tratta di una corposa fetta di elettorato che ovviamente fa gola a tutti i partiti: a seconda dei sondaggi, il valore oscilla tra il 15 e il 20 per cento degli aventi diritto che, a sette giorni dalle elezioni, non hanno ancora deciso per chi votare. Il Progressive Conservative punta a convincere chi ancora non ha preso una decisione definitiva per consolidare il netto vantaggio sulle altre forze politiche, così come confermano un po’ tutti i sondaggi dell’ultima settimana.

Il Partito Liberale e l’Ndp sperano di fare presa sugli indecisi per poter rilanciare le proprie chance di vittoria, che in questo momento sono davvero ridotte al lumicino. D’altro canto un ulteriore fattore da prendere in considerazione per il voto di giovedì prossimo è quello legato all’affluenza. Storicamente le elezioni provinciali in Ontario non sono caratterizzate dalle urne prese d’assalto dagli elettori: al contrario, circa la metà degli aventi diritto preferisce non votare.

All’ultima tornata elettorale del 2018 l’affluenza si era attestata al 56,67 per cento, segnando tra l’altro un aumento rispetto al voto precedente. Nel 2014 aveva espresso la propria preferenza il 51,3 per cento degli elettori, alle elezioni provinciali del 2011 l’affluenza non aveva superato il 48,2 per cento.

La tendenza registrata in Ontario, come in altre giurisdizioni, è quella di un aumento dell’affluenza in parallelo alla voglia di cambiamento da parte dell’elettorato. Un “voto contro” – come avvenuto nel 2018, con la bocciatura della premier uscente Kathleen Wynne a chiusura di 15 anni di dominio liberale a Queen’s Park – solitamente è accompagnato dalla crescita del numero di elettori che vanno alle urne. Per queste elezioni le previsioni sono abbastanza in linea con quelle degli ultimi anni e non sembra molto significativa la volontà di cambiamento dell’elettorato dell’Ontario.

Anche ieri l’ennesimo sondaggio ha certificato il vantaggio netto del premier uscente Doug Ford rispetto ai rivali Steven Del Duca e Andrea Horwath. Stando all’istantanea scattata da Nanos Research, il Progressive Conservative sale al 37,3 per cento rispetto al 36,1 per cento registrato la scorsa settimana. I liberali restano ancorati al 28 per cento, mentre i neodemocratici non vanno oltre il 23,4 per cento. In salita il Green Party di Mike Schreiner, che raggiunge quota 6,3 per cento.

Con questi valori, gli esiti appaiono scontati: governo conservatore, come nel 2018, con una netta maggioranza parlamentare a Queen’s Park.

Solo un vero e proprio terremoto politico potrebbe provocare un risultato diverso: la chiave, per Del Duca e Horwath, è quella di riuscire a convincere gli indecisi.

Lo devono fare in fretta, perché il tempo a disposizione è ormai terminato.

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