TORONTO – La campagna elettorale dei partiti in vista delle elezioni federali anticipate in programma il 28 aprile, è incentrata su come i partiti intendono rispondere alle politiche aggressive di Trump. Ma pur se questa è al momento la spina nel fianco per i canadesi – e non solo per loro – un nuovo sondaggio CityNews-Leger rivela cosa gli elettori vogliono che il nuovo governo non elimini con un colpo di spugna.
Più della metà dei canadesi ritiene che il divieto di acquisto di case da parte di stranieri, il 59 percento, e il piano nazionale di assistenza odontoiatrica, il 53 percento, dovrebbero essere mantenuti dal prossimo governo, indipendentemente da chi verrà eletto.
Il pharmacare con il 47 percento e l’assistenza all’infanzia a 10 dollari al giorno con il 46 percento, sono anche due temi molto a cuore al campione di elettori che ha preso parte al sondaggio.
Nel frattempo, la legalizzazione della marijuana, la carbon tax e le iniziative di riconciliazione indigena sono risultate le politiche verso le quali i canadesi non provano interesse e che quindi non vorrebbero fossero tenute in particolare considerazione dal nuovo governo.
Ma mentre l’interesse per le prime tre politiche elencate – piano dentistico, divieto agli stranieri di acquistare case e il programma farmaceutico – è risultato alto tra gli elettori conservatori, il nove percento ha affermato di non volere che tutto ciò continui. Al contrario gli elettori liberali e dell’NDP sono più propensi di quelli conservatori nel dire che queste politiche dovrebbero essere mantenute in futuro.
Al momento del sondaggio, oltre il 60 percento dei canadesi riteneva che la tassa sul carbonio dovesse essere rivista, con il 43 percento che affermava che avrebbe dovuto essere eliminata del tutto e il 21 percento favorevole all’implementazione di un diverso programma di carbon pricing.
Tra i simpatizzanti del partito Conservatore, a voler eliminare la carbon tax è il 76 percento mentre il 16 percento riteneva che la carbon tax dovesse essere mantenuta e il 20 percento era incerto o ha affermato di non avere le idee chiare in proposito. Gli elettori liberali, dell’NDP e del Green Party si sono detti favorevoli a una ‘diversa carbon tax’ o a mantenerla in vigore così come è attualmente.
Il sostegno all’eliminazione della tassa sul carbonio è stato il più basso in Quebec, solo il 26 percento degli intervistati ha affermato che dovrebbe essere eliminata.
Infine, per quanto riguarda i prezzi delle case in Canada, due terzi degli intervistati hanno concordato sul fatto che l’immigrazione è stata un fattore significativo che ha contribuito all’aumento del prezzo di acquisto di una casa nel paese.
(Foto: www.canadianrealestatemagazine.ca)