Cultura

L’ultimo “Don Camillo” incompiuto
è ancora inedito   

TORONTO – Cinquant’anni fa (per la precisione il 26 febbraio 1971) moriva a Parigi Fernand-Joseph-Désiré Contandin, meglio noto come Fernandel. In Italia, l’attore e comico marsigliese è famoso soprattutto per aver interpretato al cinema don Camillo: l’agguerrito parroco nato dalla penna di Giovannino Guareschi, in perenne lotta con il suo amico-nemico, il sindaco comunista don Peppone.

E ricordare Fernandel vuol dire ripensare a quelle storie un po’ fiabesche dell’Italia del dopoguerra, spaccata in due fazioni – democristiani e comunisti – l’un contro l’altra armata, ma in cui alla fine don Camillo e Peppone, con un po’ di astuzia e molti insulti reciproci, finivano sempre per trovare un accordo in nome del bene comune (qui si sarebbe tentati di fare un confronto con la situazione politica italiana attuale, ma ce ne asteniamo).

Nel ruolo di Don Camillo Fernandel ha interpretato cinque film: il sesto, “Don Camillo e i giovani d’oggi”, che doveva essere quello conclusivo della serie, nonché il primo a colori, non fu concluso per la malattia e la morte dell’attore. Sia il regista, Christian-Jaque, che gli altri attori, primo fra tutti Gino Cervi (Peppone), si rifiutarono infatti di continuare senza Fernandel. Nel 1972 fu quindi girata un’altra versione, con una troupe diversa, che però non riscosse particolare successo.

Del film incompiuto, l’ultima apparizione di Fernandel, non si è più saputo nulla. Stando alle dichiarazioni di chi ci lavorò, le riprese erano a buon punto: secondo Gigi Oliviero, aiuto regista, mancavano due o tre settimane di lavorazione, mentre Gino Cervi affermò che si erano girati 1200 metri di pellicola (circa tre quarti d’ora di filmato) e che inoltre Fernandel, forse presagendo la fine (i primi sintomi si erano manifestati già nell’estate del ’70), aveva già registrato l’audio di tutte le sue battute.

A quanto pare, si provò a girare le scene rimanenti con una controfigura, ma i risultati non furono soddisfacenti e alla fine non se ne fece nulla. Da allora, nessuno ha più visto le scene girate, e non è chiaro che fine abbiano fatto quelle pellicole.

C’è oggi chi vorrebbe recuperare il girato, e magari, usando le moderne tecnologie, terminare il film (se ne parla soprattutto a Brescello, il paesino emiliano dove la serie fu girata). Chissà se sarebbe davvero possibile; e chissà se sarebbe auspicabile.

Nella foto Fernand-Joseph Désiré Contandin, in arte Fernandel 

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