Ontario

Crisi ospedali, anziani in Ltc che non scelgono

TORONTO – Sono oltre 400 – 424 per la precisione – i pazienti costretti a trasferirsi in case di cura a lunga degenza dell’Ontario in cui non volevano andare. E questo numero è in aumento. A dichiararlo è la Canadian Press.

Per il governo provinciale però “il sistema funziona come dovrebbe”.

Il trasferimento in case di cura non di loro scelta è reso possibile da una legge – il Bill 7 – entrata in vigore alla fine del 2022. Poco dopo che Ford ed i suoi conservatori avevano ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni, il governo ha introdotto il Bill 7 nel tentativo di liberare gli spazi ospedalieri tanto necessari. La provincia ha trasformato il disegno di legge in legge in pochi giorni, aggirando lo studio in commissione, che ha scatenato una rabbia e polemiche da parte dell’opposizione e degli anziani.

La legge prende in considerazione i pazienti che vengono dimessi dall’ospedale ma necessitano di assistenza a lungo termine e non hanno ancora un posto letto in una struttura. Gli ospedali possono mandare questi pazienti in case di cura non di loro scelta fino a 70 chilometri di distanza, o fino a 150 chilometri di distanza nell’Ontario settentrionale, se ci sono posti liberi lì.

Se i pazienti rifiutano categoricamente tali trasferimenti, gli ospedali possono addebitare loro 400 dollari al giorno. E proprio in base alle disposizioni del Bill 7 una anziana – Ruth Poupard – deve affrontare una spesa ospedaliera di 26.000 dollari che la sua famiglia non ha alcuna intenzione di pagare. “Non mi fermerò finché questa legge non sarà cancellata”, ha detto la figlia Michele Campeau.

Ma mentre molti familiari non sono affatto contenti di dover trasferire i loro cari in strutture che non reputano buone, il ministro della Sanità Sylvia Jones ha detto che la fatturazione è responsabilità dell’ospedale.

Stan Cho, parlando come ministro del LTC prima di essere nominato ministro del turismo, ha dichiarato di essere soddisfatto di come funziona la legge.

“Quando si tratta di prendersi cura dei nostri anziani più fragili, l’ospedale non è il posto giusto, quel letto è necessario per persone in condizioni critiche – ha detto Cho – nel complesso, il sistema funziona, ma la difficoltà più grande qui, è che abbiamo un enorme problema di capienza dovuto a decenni in cui non è stato fatto niente al riguardo”.

(Foto tratta dal sito bc.healthyagingcore.ca)

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