Crisi del mattone: vendite giù, rischio licenziamenti
TORONTO – A lanciare l’allarme è la la Building Industry and Land Development Association (Bild) che ha pubblicato un breve rapporto che prende in considerazione quanto potrebbe diminuire la costruzione di nuove case e quanti posti di lavoro potrebbero essere persi se le vendite di nuove case rimanessero basse.
Finora quest’anno, le vendite di nuove case unifamiliari sono diminuite del 50% a Toronto e dintorni, mentre quelle di appartamenti sono scese del 65% rispetto allo scorso anno.
“Stiamo assistendo a un arresto delle vendite – ha dichiarato a Global News il presidente e ceo di Bild, Dave Wilkes – senza vendite, non si ha la possibilità di intraprendere nuovi progetti, di fare i investimenti, di creare quei posti di lavoro ben retribuiti per cui il settore è noto”.
Una ricerca preparata per il gruppo da Altus Group ha rilevato che, se il numero di nuove costruzioni rimane a livelli bassi, nel corso dell’anno potrebbero essere solo 4.000 le nuove case unifamiliari e 10.000 i nuovi appartamenti. “È importante sottolineare che questa non è una previsione o una proiezione; potrebbero esserci molte ragioni per cui le vendite riprenderanno”, spiega una nota nel documento.
Tuttavia se le vendite di case non dovessero tornare a correre la ricerca ha suggerito che decine di migliaia di posti di lavoro nel settore edile potrebbero essere a rischio. Potrebbero infatti scomparire 40.000 posti di lavoro nell’edilizia residenziale, così come 30.000 posti di lavoro nella catena di fornitura del settore edile. Questa previsione contrasta con le preoccupazioni espresse solo un anno fa, quando la carenza di manodopera era stata citata come una delle ragioni dell’aumento dei costi degli alloggi in Canada.
Il gruppo di sviluppatori immobiliari ha ribadito la necessità di introdurre tagli fiscali per i nuovi progetti.
Nel frattempo un documento, ottenuto da CBC News tramite una richiesta di accesso ai dati, suggerisce che il numero di nuove case di cui l’Ontario ha bisogno, potrebbe essere maggiore di 600.000 abitazioni rispetto all’obiettivo attuale fissato dal governo conservatore. Il traguardo dell’Ontario di costruire 1,5 milioni di case entro il 2031 potrebbe non essere sufficiente a soddisfare la domanda, hanno riferito i funzionari pubblici al nuovo ministro degli Affari Municipali della provincia, affermando che potrebbero invece essere necessari 2,1 milioni di case per migliorare l’accessibilità economica.
Le stime sono contenute nel materiale informativo fornito al ministro Rob Flack, che ha assunto il nuovo incarico a marzo. “Si stima che in Ontario dovranno essere costruite tra 1,5 e 2,1 milioni di nuove case nel prossimo decennio, sulla base delle valutazioni dell’attuale deficit di offerta abitativa e/o della crescita demografica prevista”, hanno scritto i funzionari pubblici.
(Foto: https://aamasonry.ca)