TORONTO – Conto alla rovescia per il dibattito televisivo tra i leader dei partiti in Ontario. Il confronto avrà luogo oggi a Toronto alle 6.30 pm, con i candidati premier che avranno l’occasione di presentare al grande pubblico la loro piattaforma elettorale con l’obiettivo di convincere gli indecisi. Chiaramente lo stato d’animo dei leader, in questa fase, è molto diverso e il dibattito rappresenta l’occasione per dare una svolta alla rispettiva campagna elettorale, specialmente per chi insegue nei sondaggi.
Doug Ford arriva a questo confronto televisivo dall’alto del netto vantaggio nel consenso popolare e nelle intenzioni di voto attribuitogli dagli ultimi sondaggi.
Il leader del Progressive Conservative punta non solo a vincere le elezioni del prossimo 2 giugno, ma anche a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi disponibili a Queen’s Park. Secondo Maintreet Research, i conservatori viaggiano stabilmente al 36 per cento, con un netto margine di vantaggio rispetto agli altri partiti.
I liberali continuano ad avere la meglio sui neodemocratici, ma si devono accontentare del 27,6 per cento delle intenzioni di voto. Lo scarto con il partito del premier uscente, pari all’84, per cento, inizia a preoccupare ed è per questo motivo che il leader grit Steven Del Duca punta forte su questo dibattito televisivo per arrivare alla tanto agognata svolta.
Nel caso in cui il Partito Liberale non dovesse crescere nei sondaggi anche dopo il confronto tra i leader di oggi, allora le speranze di un’eventuale vittoria alle urne sarebbero davvero ridotte al lumicino. E per questo ha un significato particolare che proprio ieri Del Duca abbia deciso di non avere alcun comizio né incontri pubblici proprio per potersi preparare dibattito in programma a Toronto.
Anche l’Ndp sta attraversando una fase difficile. Ieri la leader Andrea Horwah ha presentato l’intera piattaforma programmatica con la relativa copertura finanziaria di ogni singola spesa. I vari provvedimenti erano già stati annunciati durante i primi giorni di campagna elettorale. Secondo Maintreet Research, se si dovesse votare in questo momento, i neodemocratici non andrebbero oltre il 25,4 per cento dei voti, lontanissimi dal Progressive Conservative di Doug Ford e candidati a perdere lo status di partito d’opposizione ufficiale a Queen’s Park a favore dei liberali.
Ed è proprio questa difficoltà a decollare nelle intenzioni di voto a preoccupare l’entourage della Horwath e la dirigenza del partito. In questo momento i neodemocratici stanno combattendo due diverse battaglie politiche in due fronti distinti: una con il premier uscente Ford per la supremazia a Queen’s Park, l’altra con Del Duca per il ruolo di preminenza nel campo dell’opposizione. Con i risultati che certificano che né l’una né l’altra stanno avendo un grande successo.
Quindi, così come Del Duca, anche la Horwath guarda al dibattito di oggi come un possibile punto di svolta dell’intera campagna elettorale: se si nutrono davvero ambizioni di vittoria alle urne, il partito deve cambiare marcia il prima possibile, andando a consolidare il vantaggio in quei distretti dove i neodemocratici sono davanti nelle intenzioni di voto e aggredendo quelle circoscrizioni dove il candidato ndippino non è in testa ma ha buone possibilità di recupero visto il distacco ridotto.
Al dibattito, infine, prenderà parte anche Mike Schreiner. Il leader verde, a dire il vero, non ha molto da chiedere in questo confronto televisivo.
Tutti i sondaggi danno al Green Party in netto vantaggio in un solo distretto – quello di Guelph – mentre non c’è praticamente alcuna speranza di poter conquistare altre circoscrizioni in tutto l’Ontario.
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