TORONTO – Pandemia, sanità, ripresa economica, rientro dal deficit, con il pensiero rivolto al voto provinciale del prossimo giugno. C’è grande attesa a Queen’s Park dove questa mattina alle 9 la Lieutenant Governor dell’Ontario Elizabeth Dowdeswell illustrerà la nuova agenda del governo Ford con il Discorso dal Trono.
L’appuntamento, che coincide con il riavvio dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, viene visto come un passaggio chiave dell’esecutivo conservatore per vari motivi.
In primo luogo perché il Discorso dal Trono – un lungo elenco di priorità programmatiche e obiettivi politici – rappresenta l’ossatura del prossimo budget provinciale di primavera, l’ultimo prima del ritorno alle urne per le elezioni del giugno 2022.
In secondo luogo l’agenda di governo dovrà per forza di cose focalizzarsi nell’azione di contrasto della pandemia per frenare le due crisi provocate dal Covid-19: quella sanitaria e quella economica. Di conseguenza il governo provinciale dovrà illustrare le prossime misure dopo quelle attivate nelle ultime settimane – le più recenti il passaporto vaccinale e l’obbligo di vaccino per chi lavora nelle case di cura a lunga degenza – con l’obiettivo di limitare la catena del contagio della variante Delta e tenere d’occhio gli indicatori che vengono utilizzati in questo momento per monitorare gli sviluppi della pandemia: contagi, tasso di positività, ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi. Oltre a questo il governo guidato dal premier Doug Ford potrebbe annunciare nuovi provvedimenti per rafforzare la campagna provinciale di vaccinazione contro il Covid-19.
Attesa anche sul fronte dell’economia. L’esecutivo negli ultimi venti mesi ha attivato una lunga serie di misure per sostenere le famiglie, i lavoratori e le imprese durante la pandemia. Ora, sostengono gli esperti, è giunto il momento di mettere a punto dei provvedimenti capaci di alimentare la crescita economia da un lato e difendere l’occupazione dall’altro.
Certo, nel Discorso del Trono non saranno presentati progetti di legge specifici, ma le linee guida e gli obiettivi programmatici del governo. In ogni caso un fattore decisivo è rappresentato dalle prossime elezioni. A otto mesi dall’appuntamento alle urne, il voto potrebbe rappresentare una sorta di referendum sulla capacità di Ford e del suo governo nella gestione della pandemia. I sondaggi, almeno fino a questo punto, mettono in luce un clima di grande incertezza e una spaccatura profonda dell’elettorato.
Secondo 338Canada.com, ci troveremo davanti a una corsa a tre dove l’esito in molti collegi elettorali sarà deciso da una manciata di voti, un po’ quello che è successo a livello federale alle elezioni del 20 settembre. In questo momento il Progressive Conservative di Ford si attesta attorno al 32,8 per cento, l’Ndp guidato da Andrea Horwath è al 27,3 per cento e il Partito Liberale di Steven Del Duca raggiunge il 27,6 per cento.
Per quanto riguarda la potenziale distribuzione dei seggi, i conservatori sono in vantaggio in 54 distretti, i neodemocratici in 36 e i liberali in 33.
Attualmente il governo può contare sul sostegno di 70 deputati, mentre la soglia per la maggioranza assoluta è a quota 63.
Foto di Queen’s Park da Pixabay.com
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