Il Commento

Co-Capitano del Canada, Doug Ford: Focus Ontario

TORONTO – Per il Canada e i canadesi, i primi cinque mesi del 2025 hanno visto alcuni momenti e temi determinanti nello sviluppo del nostro Paese, non ultimo dei quali è la leadership nel nostro modello di governance e nella definizione delle priorità degli “obiettivi nazionali”. Il premier Doug Ford, per un po’, dato il quasi collasso della nostra autorità federale, lo ha sostanzialmente costretto a recitare il ruolo di Orazio sul Ponte.

Ora che il processo politico ha insediato un sostituto per l’ex leader, che aveva esaurito la tolleranza della popolazione generale per la disfunzionalità di intenti e processi, dalle sfide interne ed esterne, è in grado di rivolgere la sua attenzione alla costruzione e al rafforzamento dell'”infrastruttura economica e sociale” della provincia. Potrebbe richiedere decisioni difficili.

Il suo bilancio, presentato all’inizio di questo mese, ha evidenziato entrate previste di 219,9 miliardi di dollari (solo 38,8 miliardi di dollari di trasferimenti diretti dal governo federale, mentre le prospettive per le spese erano nell’ordine dei 232,5 miliardi di dollari). Il deficit è previsto a 14,6 miliardi di dollari.

Come delineato nella presentazione del bilancio, (Bilancio dell’Ontario 2025: un piano per proteggere l’Ontario). Il governo ha suddiviso i suoi settori per le spese annuali in sei programmi di base: (1) Sanità – 91,1 miliardi di dollari; (2) Istruzione – 41,0 miliardi di dollari; (3) Secondario postale -13,0 miliardi di dollari; (4) bambini, comunità e servizi sociali – 20,4 miliardi di dollari; (5) Giustizia $ 6,7; (6) Altri programmi – 44,1 miliardi di dollari.

Senza dirlo, il governo, affermando che si tratta di un grande ammasso di guadagni dei contribuenti che loro, i loro dipartimenti e i loro “agenti” spendono per nostro conto, ha riconosciuto una responsabilità di vigilanza e responsabilità.

Non sorprende che abbiano segnalato un avvertimento al settore dell’istruzione che la lente d’ingrandimento si sarebbe librata sui consigli scolastici, sugli amministratori senior (e sul personale, forse compresi i loro rappresentanti sindacali) e sui fiduciari.

Alcuni dei 72 consigli scolastici, responsabili dell’istruzione di oltre due milioni di studenti, hanno attirato un’attenzione poco lusinghiera per le loro priorità e i risultati della gestione. Alcuni di loro meritano un esame più approfondito di altri.

Il ministro dell’Istruzione Calandra ha posto un consiglio sotto supervisione, ha causato un’indagine sull’amministrazione finanziaria di almeno altri tre e ha lasciato intendere che potrebbero essercene altri.

Secondo il grafico a torta in alto (Piani pubblicati e rapporti annuali 2024-2025: Ministero dell’Istruzione), i consigli provinciali ricevono fondi sostanziali per educare i nostri figli alla società e al mercato di oggi e di domani. Il suo avvertimento arrivò con l’ammonimento di spendere saggiamente il nostro denaro.

Non sarà stato contento di apprendere che alcuni amministratori e fiduciari sembrano aver dimenticato che i consigli di amministrazione non possono avere deficit.

Nel 2024 il Toronto Catholic District School Board ha riferito agli amministratori che il suo surplus di 100 milioni di dollari era svanito nell’etere; Alla fine dell’anno è diventato un deficit di 58 milioni di dollari. Il Toronto Public District School Board ha perso studenti e insegnanti in parte a causa della giungla della lavagna (film degli anni ’60 sulle scuole dei centri urbani) per l’intero decennio.

Complimenti al Premier e al Ministro per aver preso sul serio questi temi.

More Articles by the Same Author: