Canada

Carney inaugura la stagione dei tagli: cura dimagrante per i ministeri

TORONTO – Un taglio complessivo delle spese per 21,5 miliardi di dollari entro il 2028. È quanto dovranno fare in totale i vari ministri del governo guidato da Mark Carney, stando alle lettere inviate ai diretti interessati dal titolare delle Finanze, François-Philippe Champagne.
La svolta lacrime e sangue dell’esecutivo servirà in parte a finanziare altri programmi di spesa, il primo dei quali è quello del piano di riarmo che prevede il raggiungimento del 3 per cento del Pil destinato alla Difesa entro il marzo del 2026, fino ad arrivare progressivamente al 5 per cento tra dieci anni, nel 2035.

Oltre a questo, servono nuove risorse per andare a finanziare i primi cinque grandi progetti di investimenti di carattere nazionale che il governo deve ancora scegliere dalla lista presentata dai premier delle province nell’ultimo incontro con lo stesso Carney. Nella missiva di Champagne, il ministro indica una tabella di marcia nel contenimento della spesa pubblica, con determinate scadenze che dovranno essere rispettate in ogni singolo dicastero, e che nel giro di tre anni fiscali porterà a un taglio della spesa del 15 per cento per ogni ministero. Nella road map decisa dal primo ministro e da Champagne, entro l’anno fiscale 2026-27 la prima sforbiciata sarà del 7,5 per cento delle spese, seguita da un secondo taglio del 2,5 per cento nell’anno fiscale 2027-28, per finire con un’ultima correzione del 5 per cento nel 2028-29.

Siamo quindi di fronte a una svolta strategica dell’esecutivo, che pone fine una volta per tutte alla stagione delle “finanze allegre” dell’ex primo ministro Justin Trudeau, a favore di un approccio più moderato, del controllo dei conti pubblici e del contenimento delle spese.

A tutti i ministri, inoltre, è arrivata anche una seconda lettera, che chiedeva la lista delle loro priorità nel prossimo bilancio, incluso un nuovo processo pre-budget per le nuove richieste di spesa che delinea le principali linee guida di un dipartimento.

Nelle ultime settimane, il governo Carney ha affrontato critiche su come raggiungerà i suoi obiettivi fiscali nonostante le nuove promesse di spesa, tra cui un taglio delle tasse per la classe media e un aumento di 9,3 miliardi di dollari per raggiungere l’obiettivo di investimenti per la difesa della Nato del 2% del Pil entro quest’anno fiscale. Un nuovo rapporto del C.D. Howe Institute pubblicato la scorsa settimana ha affermato che prevede che il deficit del Canada potrebbe superare i 92 miliardi di dollari solo quest’anno fiscale, in parte a causa dei nuovi impegni presi con la Nato.

“Il nuovo impegno del 5% per la Difesa, anche se il suo impatto fiscale si farà sentire soprattutto negli anni successivi, evidenzia ulteriormente la necessità di difficili compromessi fiscali e di spesa”, si legge il rapporto.

“Data la portata del nuovo impegno sulle spese militari, oltre alle sfide fiscali create da quello vecchio, è ancora più importante che il governo garantisca un’adeguata responsabilità”.

In alto, il primo ministro Mark Carney (foto: X – Carney)

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