Canada

Canadesi preoccupati
per il costo della vita,
i mutui alle stelle
e l’immigrazione

TORONTO – Costo della vita, mutui alle stelle e immigrazione. Sono queste le tre principali preoccupazioni dei canadesi secondo l’ultima istantanea scattata dalla Nanos attraverso tre distinti sondaggi presentati ieri che mettono in luce come le paure e i timori del 2023 ce li siamo trascinati anche nel nuovo anno.

Desta scalpore, in particolare, l’indagine demoscopica effettuata sul tema delle politiche migratorie, che fotografa in modo fedele come nell’ultimo periodo i canadesi siano diventati più scettici e meno aperti ai nuovi arrivi. Secondo la Nanos, infatti, il 61 per cento degli intervistati ritiene eccessivo l’obiettivo di accogliere in un anno 465.000 immigrati, con il 26 per cento del campione che invece ritiene il numero congruo e appena il 5 per cento che chiede di aumentarlo ancora di più. A settembre del 2023 alla stessa domanda il 53 per cento degli intervistati chiedeva di abbassare le quote, mentre se andiamo indietro al marzo dello stesso anno questa percentuale scendeva al 34 per cento.

Nel giro di pochi mesi, quindi, la quota di canadesi che vorrebbero un freno alle politiche migratorie del governo è quasi raddoppiata. Dati sorprendenti arrivano anche dalla divisione regionale del campione degli intervistati. Se non sorprende di certo il dato delle Prairies (Manitoba, Alberta e Saskatchewan), dove il 68,1 per cento degli intervistati boccia le quote per gli immigrati perché ritenute troppo alte, desta scalpore il dato relativo all’Ontario – da sempre la provincia che accoglie il maggior numero di nuovi arrivati – dove il 67,1 per cento del campione chiede all’esecutivo di abbassare le quote.

Ma non è solo l’immigrazione a preoccupare i canadesi in questo primo scorcio di 2024. Secondo la Nanos il 52 per cento dei canadesi è preoccupato riguardo alla capacità di effettuare il pagamento del mutuo: con l’aumento dei tassi d’interesse anche i mutui sono saliti alle stelle, così come tutte le altre forme di prestito creditizio.

Nanos infine ha cercato di tastare il polso dell’elettorato su quelle che dovrebbero essere le priorità nella House of Commons per il nuovo anno. Ebbene al primo posto nella lista dei canadesi è il tema dell’aumento del costo della vita, con il 34 per cento, seguito dalle inadempienze del sistema sanitario (14 per cento) e dalla crisi abitativa (13 per cento).

A seguire, troviamo l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici (11 per cento), la crescita del debito pubblico e la necessità di pareggiare il bilancio (9 per cento), l’economia con un occhio di riguardo per le politiche occupazionali (8 per cento) e l’immigrazione (7 per cento).

Altri temi che sono i canadesi rappresentano delle priorità per la nostra classe politica sono la lotta alla corruzione, l’abbassamento delle tasse e la difesa nazionale.

Insomma, la lista è lunga, tenendo conto che se è vero che le prossime elezioni federali sono programmate per l’ottobre del 2025, il rischio di voto anticipato è sempre dietro l’angolo.

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