Canada

Vaccino Covid, in Ontario
sprecate 3,4 milioni di dosi

TORONTO – Una valanga di dosi di vaccino sprecate, milioni di dispositivi di protezione personale buttati via, un immenso sperpero di denaro pubblico nella somministrazioni di vaccini e richiami. Suona come un vero e proprio atto di condanna il rapporto dell’Auditor General dell’Ontario Bonnie Lysyk che pone la propria attenzione sulla gestione dell’emergenza Covid da parte del governo provinciale. Dal documento emerge una chiara situazione di caos durante la pandemia, con la mancanza di una pianificazione capillare ed efficiente soprattutto sul fronte dei vaccini e del materiale PPE. Stando al rapporto, da quando i vaccini sono stati disponibili in Ontario – metà dicembre del 2020 – nella provincia sono state sprecate 3,4 milioni di dosi, pari a circa il 9 per cento del totale. Queste dosi sono rimaste inutilizzate e sono scadute.

Il rapporto in sostanza getta nuova luce sullo spreco di vaccini in Ontario, con le farmacie e le cliniche private di consegna dei vaccini come i maggiori colpevoli dietro le dosi scartate. Lysyk ha rilevato che le farmacie sono state responsabili del 70% degli sprechi tra dicembre 2020 e giugno 2022: in media ogni farmacia ha sprecato due dosi su 10 che sono state incaricate di somministrare. Al contrario, l’AG ha rilevato che gli ospedali hanno sprecato solo l’uno per cento mentre le unità di sanità pubblica hanno sprecato il 4per cento delle loro dosi.

Il rapporto di Lysyk punta anche il dito contro due società del settore privato che sono state incaricate dal governo Ford di fornire vaccini e che alla fine hanno sprecato il 20 e il 57% delle dosi consegnate loro.

FH Health, che era responsabile della somministrazione di vaccini in nove località di Toronto, ha gettato al vento 3.223 dosi durante un periodo di due mesi, afferma il rapporto. Lysyk ha osservato che nel corso di quattro giorni, FH Health ha sprecato più vaccini di quanti ne abbia effettivamente somministrati: 488 dosi sprecate rispetto alle 95 dosi consegnate.

“Nessuno dei contratti con queste società del settore privato conteneva una clausola che richiedeva alla società di ridurre al minimo gli sprechi o addebitare sanzioni alla società per gli sprechi eccessivi”, afferma il rapporto. Il ministero della Salute ha fatto sapere al revisore dei conti che la Provincia ha restituito oltre 4,4 milioni di dosi inutilizzate al governo federale per donarle al mercato internazionale e prevede di stabilire obiettivi di spreco appropriati per i centri di distribuzione. Mentre il governo Ford cercava di determinare quali comunità dell’Ontario dovessero essere in prima linea per ricevere il vaccino COVID-19, la task force per la distribuzione dei vaccini della provincia aveva identificato 114 comunità hotspot come zone prioritarie per il vaccino. Tra aprile e maggio del 2021, il rapporto ha rilevato che 875.000 dosi del vaccino vennero accantonate per queste regioni ad alto rischio.

L’audit ha scoperto, tuttavia, che il ministero della Salute ha applicato le raccomandazioni della task force “in modo incoerente”, il che ha portato alcune comunità ad alto rischio a non essere prioritarie.

“Il ministero non ha comunicato chiaramente come i dati scientifici siano stati utilizzati per supportare la selezione delle regioni con codice postale hotspot, lasciando il pubblico confuso sul motivo per cui alcune comunità sono state selezionate e altre sono state escluse”, afferma il rapporto. Almeno otto codici postali sono stati inclusi nonostante avessero un rischio inferiore per la diffusione del virus al momento, mentre quattro regioni sono state escluse anche se i residenti avevano un rischio maggiore di ospedalizzazione o morte.

Il revisore ha rilevato che 66 milioni di dollari in dispositivi di protezione individuale acquistati durante il culmine della pandemia dovevano essere smaltiti a marzo perché i DPI erano danneggiati, erano scaduti o erano diventati obsoleti. Lysyk ha osservato che circa $30 milioni di dollari una scorta di 201 milioni dovevano essere smaltiti, mentre le attrezzature scadute del valore di milioni sono state “cancellate” dalla provincia.

L’AG ha scoperto che alcune mascherine acquistate dalla provincia richiedevano l’assemblaggio ed erano “indesiderabili”, mentre alcuni prodotti disinfettanti per le mani contenevano alcol una volta approvati da Health Canada, ma in seguito non raccomandati da alcune unità di sanità pubblica.

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