Canada

Scuola, “creata l’illusione
della normalità”

TORONTO – I quattro più grandi sindacati del settore dell’istruzione dell’Ontario – Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO), Ontario English Catholic Teachers’ Association (OECTA), Ontario Secondary School Teachers’ Federation (OSSTF/FEESO) e la Association des enseignantes et des enseignants franco-ontariens (AEFO) – attaccano il piano di rientro a scuola del governo. Un piano, dicono all’unisono, “incompleto e inadeguato”. L’accusa è quella di aver tentato di “creare l’illusione della normalità” quando “siamo ancora in una pandemia”.

Sì, l’illusione della normalità. Parole pesanti come macigni che racchiudono tutta la delusione, ma soprattutto la preoccupazione per il ritorno dei ragazzi sui banchi di scuola nella provincia. Sul fatto che i bambini debbano tornare a scuola a settembre, come si suol dire, non ci piove: quel che non si può accettare è l’allentamento di alcune misure di salute pubblica mentre al tempo stesso viene ignorata “la necessità di finanziamenti per garantire un ritorno a scuola sicuro e sostenibile”. Nel piano di rientro a scuola del governo Ford, contenuto in un documento di 26 pagine inviato ai provveditorati martedì, si prospetta un ritorno alla quotidianità pre Covid il più completo possibile con assemblee, gite, attività extrascolastiche e attività sportive interscolastiche. E la rimozione di alcune misure di protezione, come lo screening in loco.

“Rilasciando un piano incompleto e inadeguato, invece di assicurare a famiglie, personale e studenti che le scuole saranno sicure, il governo Ford ha tentato di creare l’illusione della normalità – affermano i sindacati nella loro dichiarazione – siamo ancora nel mezzo di una pandemia, con una potenziale quarta ondata causata dalla variante Delta in arrivo”.

Inoltre il Chief Medical Officer of Health della provincia Moore ha affermato che il governo sta ancora finalizzando i protocolli di gestione dell’epidemia per le scuole questo autunno ed ha anticipato che probabilmente “non ci sarà un approccio diverso per gli studenti vaccinati e quelli che non lo sono”. Un altro dietrofront del governo – uno dei tanti, comunque – dal momento la settima scorsa Moore ha dichiarato che ci sarebbero state regole diverse in base al loro stato di vaccinazione dei ragazzi. Ma queste potenziali linee guida non sono state menzionate da nessuna parte nel piano di rientro a scuola di 29 pagine del governo Ford.

“Sono fiducioso che manterremo gli studenti e il personale al sicuro nelle nostre scuole durante l’anno scolastico 2021-22″, ha assicurato il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce. Tuttavia, i provveditorati stanno già indicando che adotteranno un approccio più cauto. Il Toronto District School Board (TDSB) ha dichiarato che quest’anno continuerà a richiedere l’uso di mascherine da parte di tutti gli studenti delle classi junior e senior delle scuole materne (JK e SK). Anche il direttore all’Istruzione del Toronto Catholic District School Board (TCDSB) Brendon Bowe ha detto che come l’anno scorso i bambini del junior e del senior Kindergarten dovranno usare le mascherine.

Ieri, inoltre il provveditorato pubblico ha inviato una email ai genitori degli studenti chiedendo loro di scegliere tra didattica a distanza e lezioni in presenza entro il 12 agosto. Il TDSB li ha già avvertiti che se non verrà effettuata nessuna selezione lo studente verrà automaticamente inserito nell’opzione per l’apprendimento in presenza.

Il TCDSB ha rivolto lo stesso quesito ai genitori alla fine di luglio ed oggi è l’ultimo giorno utile che hanno i genitori per far conoscere la propria preferenza. Quel che appare assurdo, comunque, è che i provveditorati abbiano deciso che durante l’anno scolastico non sarà possibile passare da una modalità di apprendimento all’altra: la scelta fatta adesso sarà quindi definitiva. E se questa seconda ondata arrivasse davvero tra qualche mese con una marea di contagi, i bambini che hanno scelto di frequentare, saranno quindi costretti ad andare a scuola?

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