Canada

Riforma della Sanità, Trudeau avvisa i premier:
presentate le linee guida

TORONTO – È ancora lo stallo sul fronte della Sanità. Mentre i premier continuano a chiedere un incontro con il primo ministro con l’obiettivo di aumentare i finanziamenti federali per l’assistenza sanitaria, Justin Trudeau afferma che ciò accadrà solo “una volta che ci saranno le linee guida per un accordo”. Se da un lato i leader provinciali battono cassa e chiedono un sostanzioso aumento degli stanziamenti annuali del governo federale per il settore sanitario, dall’altro il primo ministro tira dritto per la sua strada, difende l’azione di governo e promette l’aumento della spesa solamente quando ci saranno delle chiare linee guida sull’utilizzo delle nuove risorse che saranno messe a disposizione dei premier.

“In questo momento – è il ragionamento del leader liberale – i premier vogliono ancora tutti questi soldi senza responsabilità e senza risultati chiari. Devo dire che non è quello di cui i canadesi hanno bisogno. Invieremo più soldi, ma abbiamo bisogno di vedere un vero cambiamento, risultati reali”, ha detto Trudeau in una conversazione di fine anno su Ctv, in onda per intero il 31 dicembre. “Non vedo l’ora di sedermi con loro una volta che ci saranno i presupposti di un accordo”, ha detto il primo ministro.

Mentre Trudeau ha promesso che il governo federale è disposto a inviare “miliardi in più”, come ha sottolineato in precedenza, quel denaro arriverà con vincoli.

I premier hanno aumentato la pressione affinché Trudeau li incontri per discutere del governo federale che aumenta il Canada Health Transfer – che incanala i dollari federali nei sistemi sanitari provinciali – al 35% dall’attuale 22% di copertura per i costi sanitari.

Questa domanda, di lunga data ma che è tornata al centro del dibattito politico recentemente, arriva mentre gli ospedali e le strutture sanitarie vivono un periodo di crisi, tra carenza di personale, emergenza negli ospedali pediatrici, tempi d’attesa biblici nei pronto soccorso e il repentino aumento dei ricoveri nelle terapie intensive a causa dell’ultimo colpo di coda della pandemia di Covid-19 e della particolare virulenza del ceppo australiano dell’influenza di quest’anno..

“In questo momento – ha aggiunto i l primo ministro – stiamo vedendo che i nostri sistemi sanitari sono allo stremo in tutto il paese. Ma come ha detto il capo della Canadian Medical Association la scorsa estate, non puoi aggiustare qualcosa semplicemente mettendo soldi in un sistema rotto”.

Il pressing dei premier, tuttavia, arriva mentre alcune province stanno uscendo dal bel mezzo della pandemia con avanzi di bilancio previsti e con risorse quindi che possono immediatamente essere utilizzate per tamponare almeno in via provvisoria le falle dei rispettivi sistemi sanitari.

Mentre Trudeau ha indicato per filo e per segno cosa dovranno fare le province per arrivare a nuovi stanziamenti,  il ministro federale della Sanità Jean-Yves Duclos continua a incontrare le sue controparti provinciali verso questo obiettivo.

“Mentre parlavo con infermieri, medici e operatori in prima linea nel nostro sistema sanitario – ha ricordato il ministro nei giorni scorsi – tutti hanno detto: assicuratevi che le province forniscano effettivamente cure migliori in cambio del denaro che il governo federale continua a inviare loro. Ed è quello che faremo”

Il primo ministro ha poi ribadito che mentre “nessuno vuole vedere” il governo federale polemizzare con le province su questo tema, allo stesso tempo l’aspettativa è che i premier indichino sin da subito un piano preciso su come saranno utilizzate le risorse aggiuntive.

Insomma, la palla passa alle singole province, che dovranno preparare le varie ipotesi di spesa prima di sedersi ancora una volta al tavolo del negoziato con il governo federale.

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