Canada

Partito Liberale
davanti a un bivio:
conservatori avanti
di 15 punti

TORONTO – La notizia è deflagrata come una bomba nel caucus liberale a London. Stando all’ultimo sondaggio pubblicato da Abacus Data, il divario tra il Partito Conservatore e il Partito Liberale è aumentato ulteriormente, stabilizzandosi in un preoccupante 15 per cento.

Nell’istantanea scattata dall’istituto demoscopico, la forza politica guidata da Pierre Poilievre si attesta al 41 per cento, mentre i grit non andrebbero oltre il 26 per cento delle intenzioni di voto. La forbice tra i due principali partiti canadesi conferma come nel nostro elettorato si sia consolidando l’idea di un cambio di governo alle prossime elezioni del 2025. I ripetuti tentanti da parte dell’esecutivo di cambiare rotta do fronte ai disastrosi dati che arrivavano dai sondaggi non hanno prodotto alcun effetto, anzi hanno prodotto un risultato contrario rispetto alle intenzioni iniziali.

Questi numeri, tenendo conto che l’Ndp di Jagmeet Singh non va oltre il 18 per cento delle intenzioni di voto, portano dritti a un governo di maggioranza conservatore, con i due partiti d’opposizione destinati ad avere una rappresentanza parlamentare del tutto marginale nella prossima legislatura.

Su base regionale la situazione non cambia di una virgola: anzi, per via degli effetti del sistema elettorale canadese – maggioritario a turno unico senza alcuna correzione proporzionale – il consenso maggiormente distribuito per i conservatori porterebbe a una vittoria anche più larga rispetto ai rapporti di forza fotografati dal sondaggio della Abacus. Il partito di Poilievre, infatti, in questo momento è in netto vantaggio in tutte le province canadesi, con l’unica eccezione del Quebec, dove nelle intenzioni di voto è al comando il Bloc Quebecois con il 38 per cento. Per il resto, è una marea blu senza precedenti, almeno negli ultimi anni.

Il Partito Liberale conferma le sue difficoltà non solo nelle province dove storicamente i conservatori sono più radicati – come l’Alberta, il Saskatchewan e il Manitoba – ma anche nelle regioni considerate feudi grit. Ecco allora che nelle Province Atlantiche – storico serbatoio di voti per i liberali – il partito di Trudeau si trova ad inseguire i conservatori con un distacco di 11 punti percentuali, mentre in British Columbia i liberali sono addirittura terzi al 18 per cento, superati dai conservatori al 52 per cento e dai neodemocratici al 22 per cento.

Insomma, per il partito di maggioranza che ha retto il Paese ininterrottamente dal 2015 siamo di fronte a uno scenario desolante.

Il sondaggio della Abacus Data arriva proprio durante il vertice del gruppo parlamentare liberale a London, un meeting organizzato per ricalibrare l’azione di governo in vista del riavvio dei lavori parlamentari a Ottawa. Interrogati sul malessere evidente dell’elettorato canadese vero l’esecutivo, molti parlamentari hanno preferito mantenere la linea ufficiale imposta dal primo ministro: “Si tratta solo di sondaggi – hanno detto – che lasciano il tempo che trovano, l’unico sondaggio che conta è quello che avviene il giorno del voto”. Tuttavia a porte chiuse i deputati grit non hanno nascosto la propria preoccupazione: servono nuove idee per invertire la tendenza, altrimenti la batosta alle prossime elezioni sarà cosa certa.

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