TORONTO – È una situazione di emergenza senza precedenti.
Evacuazioni, incendi fuori controllo, fiamme che si avvicinano ai centri abitati. Sono drammatiche le testimonianze dei vigili del fuoco che nei Northwest Territories e in British Columbia sono impegnati ad arginare i roghi che, aiutati dal caldo secco e dal vento, si allargano a macchia d’olio. 19.000 persone sono state evacuate tra giovedì e venerdì scorso da Yellowknife mentre 1.000 tra vigili del fuoco, squadre di emergenza e lavoratori dei servizi pubblici e agenti dell’Rcmp sono rimasti nella città. “Gli ultimi 39 pazienti ricoverati nell’ospedale di Yellowknife sono stati portati via venerdì notte con un aereo delle forze armate canadesi e trasportati in British Columbia”, ha dichiarato David Maguire delN.W.T. Health nd Social Services Authority.
Dopo una pausa nella notte di sabato con la caduta di 4 millimetri di pioggia e temperature più fresche che hanno consentito ai pompieri di svolgere un buon lavoro di soppressione degli incendi, le temperature sono tornate a salire ed i venti a spirare. “L’incendio ha fatto un pisolino ma la situazione è ancora molto grave e difficile da gestire”, ha affermato il funzionario addetto alle informazioni sugli incendi boschivi Mike Westwick.
Molti sfollati hanno raggiunto diverse aree dell’Alberta mentre circa altri 3.000 sono stati trasferiti in aereo in Manitoba. Circa 236 roghi bruciavano nel territorio. In totale, quest’anno ce ne sono stati 269 e hanno distrutto più di 21.000 chilometri quadrati, circa quattro volte la grandezza di Prince Edward Island.
Non è migliore la situazione in British Columbia dove è stato proclamato lo stato di emergenza e vige il divieto di viaggiare nelle zone dei roghi dopo che il numero degli sfollati è raddoppiato a 30.000 o più, segnando un altro giorno di drammatici sviluppi nella disperata battaglia della provincia contro centinaia di incendi. Interior Health ha raccomandato l’evacuazione di 715 residenti anziani da sette case di cura a lunga degenza di West Kelowna e Kelowna
L’epicentro della lotta è l’interno meridionale dell’Okanagan dove le fiamme hanno accerchiato letteralmente le comunità McDougall Creek e West Kelowna.
Il premier David Eby ha affermato che la vastità delle evacuazioni ha spinto il governo a emettere un ordine che limita i viaggi nelle aree colpite dagli incendi per garantire la disponibilità di alloggi per gli sfollati e il personale di emergenza. Altre 36.000 persone sono in allerta di evacuazione.
Attualmente sono circa 380 gli incendi che bruciano in tutta la provincia, di cui 158 fuori controllo e 16 che rappresentano una minaccia per persone o proprietà.
Nella foto in alto, incendi a West Kelowna (Instagram rongaulthier63)
